La dimensione di Sara

Creiamo una storia e condividiamo i nostri universi interiori!

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Sara
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 03/04/2017, 9:02

Febbraio, domenica pomeriggio

Sono salita sul treno per San Remo, sono molto emozionata, tanto...sento tutte le energie del mondo dentro di me...la voglia di abbracciare
l'intero genere umano...ho prenotato un posto in seconda classe...cerco il mio posto e mi siedo. Il posto è di quelli a quattro, ma al momento sono
da sola. Saluto mio padre dal finestrino che mi ha accompagnato alla stazione...Jessi è rimasta a casa perchè ha un po di febbre, ma arriva prontamente un suo messaggio...

"Ti voglio bene bellissima e ti faccio un grosso in bocca al lupo. Per me sei la migliore, smack"

Rispondo prontamente al messaggio

"Anche io ti voglio bene dolcissima, grazie Jessi, mia grande e tenera amica, smack"

Sento una bambina piangere seguita dalla mamma che cerca di consolarla dicendogli qualche cosa all'orecchio...si siedono ed io le saluto sorridendo...la mamma risponde...la bimba mi guarda...che occhi! Azzurri come il cielo...il treno intanto parte ed io mando un bacio a mio padre che in lacrime, di gioia, mi saluta. La bimba mi guarda...gli faccio l'occhietto...è ancora tanto arrabbiata, ma una breccia si sta aprendo nel suo cuoricino tenero...allora mi copro gli occhi con i capelli ed inizio a guardarla, facendo capolino dai capelli che sposto lentamente...una, due, tre volte e la bimba scoppia in una risata dolcissima...gli mando un bacio, la mamma sorride e mi dice...

"Grazie signorina, se sapevo bastasse così poco per farla stare serena...lei ci sa fare con i bambini"
"Di nulla signora, io amo i bambini, sono il sale dell'universo"
"Già, ha ragione, io mi chiamo Debora"
"Piacere Sara, e tu cucciola come ti chiami?"
"Giulia"
"Giulia, ma che bel nome. Ora che ridi sei ancora più bella...è un peccato che degli occhi così stupendi siano tristi!"


La bambina sorride e con lei la mamma...poi la conversazione prosegue per quasi tutto il tragitto....fino a Firenze, dove le due graziose creature sono scese. Debora mi lascia il numero di telefono e mi invita una volta a passare un fine settimana da loro a Firenze. Io accetto l'invito e gli do anche il mio numero di telefono. Poi nella borsa prendo un piccolo peluche che regalo alla bimba...lei mi ringrazia e mi abbraccia...che emozione...e poi lacrime di gioia...miei e della mamma!

Martedì sera, inizia la mia avventura al festival di San Remo

..."Vi ricordiamo che quest'anno il festival avrà una modalità differente da tutte le altre edizioni...ebbene signori e signore, in questa edizione, anche una nuova proposta potrà vincere il festival di San Remo...quindi andrà in competizione direttamente con i big...ma ora continuiamo con i nostri cantanti e passiamo al codice 07...Sara"

Arrivo sul palco...il cuore mi batte fortissimo, saluto il presentatore e poi mi dirigo verso la fine del palco e mando un bacio a tutti...la gente mi
applaude e già sembra che si siano affezionati a me. Io sono vestita con un abito lungo ed elegante, i capelli sono sciolti e mi cadono fino sotto il seno.

"Allora Sara, giovanissima alla prima esperienza su questo palco. Cosa canterai?"
"Io canterò La solitudine, la storia di un amore che è terminato ma che è rimasto nei cuoi dei due innamorati"
"Grazie Sara, quindi, di Sara Ricci, La solitudine, dirige l'orchestra il maestro Beppe Vessicchio, canta Sara"

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Marta
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Marta » 03/04/2017, 12:37

Finalmente sono a casa dei miei...mi vengono incontro e mi abbracciano...ci vogliamo molto bene ed io li ho sempre amati...loro amano me ed i miei figli...per loro i nipotini sono tutto...Matteo e Sara corrono inconto ai nonni...che gioia...sono sicura che anche per loro inizierà una nuova vita. Se vorranno incontrare il padre, io non avrò problemi a farglielo vedere, dopo tutto, sono anche figli suoi. La casa di campagna è circondata da parecchio terreno, nel quale mio padre ha ricavato un grande orto, alberi da frutto ed un giardino con l'altalena, che lui stesso ha realizzato per i suoi nipoti. Mia madre, casalinga e donna comprensiva, non ha mai infierito sul rapporto tra me e Fabio, ha sofferto per me, sempre in silenzio. Mio padre, invece, più ardimentoso, non lo ha mai visto di buon occhio...e ad oggi devo dire che aveva ragione...ma ora basta piangere sul latte versato...ora tutti e cinque iniziamo un nuovo capitolo della nostra vita! Però, come vorrei avere un'amica, una di quelle amicizie sincere...pregherò affinchè Dio me la metta sulla mia strada!

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Franz
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Franz » 03/04/2017, 19:34

Dopo tanto tempo che non ci si sentiva, oggi ho ricevuto una telefonata da Ulrike. Lei è mia cugina, come me si è trasferita qui a Roma dalla Germania e qui si è fatta un famiglia. Ora vive con Bruno, il marito italiano, e i suoi due figli. E' sempre la solita spiritosona, a quanto pare: al telefono mi ha detto: -Ciao, Maigret da trifola, sono tua cugina Ulrike! Ti ricordi di me, sottospecie di Serpico da circolo parrocchiale?
Al che, punto sul vivo, non ho potuto trattenermi dal rispondere: -Certo che mi ricordo di te! Sei riuscita a perdere qualche chilo, negli ultimi anni, o quando passeggi per strada devi ancora farti precedere dalla bandierina rossa?
Ma non lasciatevi fuorviare da queste battute: io e la mia cuginetta ci vogliamo molto bene.
Mi ha chiesto come va il lavoro, come sto, se sono ancora single...Mi ha subissato di domande, insomma, e per esaurire meglio ogni questione mi ha invitato a cena a casa sua. Le ho detto che sono oberato di lavoro, ma lei ha insistito, insistito, e così ho dovuto cedere.
Be' (detto fra noi, s'intende), sarà un'ottima occasione per fare, finalmente, un pasto decente! Mi ha detto di aver invitato anche alcune amiche italiane...Non starà mica progettando di sistemarmi?!? Io sono un tipo difficile da appaiare, la sua, probabilmente, è fatica sprecata...

Sono a casa di Ulrike. L'atmosfera è cordiale e la gente simpatica: noto immediatamente che avevo un certo bisogno di un ambiente rilassato...Ho conosciuto suo marito e i suoi figli, poi Ulrike mi ha presentato la sua amica Marta, che ha 27 anni proprio come me. E' molto graziosa e gentile, ma c'è come un velo di tristezza nei suoi occhi...Sembra celare dentro di sè qualche dolore, non so...Ma, del resto, chi non ne porta dentro almeno un po'? Mi spiace, però, vorrei poter fare qualcosa per lei...

Abbiamo appena terminato di cenare. Mi sono rimpinzato a dovere, era un pezzo che non mangiavo così bene! Il vino, poi...
Ad un tratto, si sente la voce di Ulrike:-Che ne dite, ci guardiamo il festival di Sanremo?, e tutti approvano con allegria.
Ecco, lo sapevo che c'era la fregatura! Ma come, con tanta gente simpatica intorno dobbiamo piantarci lì zitti e muti davanti alla TV? E poi, per ascoltare cosa? Musica commerciale senza senso e canzoni magari cantate in playback? Una volta, mi hanno detto, il festival era davvero una rassegna canora avvincente, ma oggi...Va bene, va', facciamo buon viso a cattiva sorte, d'altronde se mi lamentassi sarei in minoranza.

Si sono avvicendati sul palco già diversi cantanti. Me lo sentivo, non uno che abbia presentato una canzone un po' originale, nemmeno uno.
Sono ormai sull'orlo dell' appisolamento quando fa il suo ingresso sul palco una delle cosiddette "nuove proposte"; si chiama Sara Ricci, e...Be', be', mica male, devo dire! Ma da dove viene questa? E' molto giovane, veste un elegante abito lungo e ha degli splendidi, lunghissimi capelli. Tutto sommato, conviene aspettare un po' prima di addormentarsi...Sentiamo come canta "questa qua"!
La base musicale comincia a diffondere le prime note, e dopo qualche battuta la ragazza comincia a cantare. Ha la voce di un angelo, le parole del testo sono splendidamente sottolineate dalle sua espressioni: è bravissima. Questa, penso fra me e me, è almeno una spanna sopra gli altri!
Quello che presenta è un brano molto triste, eseguito con tanto sentimento, e io rimango mio malgrado soggiogato dalla sua esibizione: costei non è soltanto bellissima, ma ha davvero un talento formidabile e sa interpretare ed esprimere magnificamente le sensazioni che il testo si propone di risvegliare nell'ascoltatore. Mi sento strano, non saprei definire il mio stato d'animo...Meine Gott! Che mi sta succedendo?
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Professor Martin
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Professor Martin » 04/04/2017, 6:48

Rientro dall'università, sono le 20 e 15, un po tardino, ma oggi era la giornata dell'incontro con gli studenti e posso ritenermi
fortunato di essere rientrato ad un'ora canonica. Se tutti i miei allievi fossero come la signorina Persi, non tornerei neanche a casa...ah, ah...già la signorina Persi, una ragazza davvero molto intelligente...questa mattina il discorso su Dio, mi ha preso di sorpresa...mentre penso, apro il portone di casa e mi trovo davanti mia figlia!

-Ciao papà
-Clarissa, ciao tesoro, sei molto elegante...stai uscendo con David?
-Papà, lo so che vorresti che stessi a casa, ma ti prometto che una sera di queste ci facciamo una cenetta io e te da soli. Ok?
-Va bene tesoro, non fare troppo tardi e salutami David. Sai dove è tua madre?
-Dietro di te, papà...ciao!

Mi giro e vedo mia moglie che mi mette le sue braccia intorno al mio collo...nonostante i suoi 57 anni, lei è sempre molto attraente...l'ho sempre amata, mai tradita, sempre rispettata, il nostro è stato ed è un grande amore! Dal nostro legame è nata Clarissa la nostra unica figlia, ormai 23enne. Lei si è laureata in giurisprudenza e sta per deventare avvocato. Si associerà presso uno studio molto importante. E' fidanzata con David ed ora sta andando da lui. Ogni tanto, con Clarissa, ci regaliamo delle serate solo nostre ed andiamo a cena da soli. Parliamo, condividiamo e ci confidiamo...voglio molto bene a mia figlia...entrambi, io e mia moglie Jennhi, la adoriamo.

-Ciao cara
-Professor Martin, cosa ti ha trattenuto così a lungo? Mi sei mancato
-Il solito colloquio del martedì...35 allievi pronti a sbranarmi, ah, ah
-Ci sono problemi con loro?
-No, assolutamente no

Rispondo a mia moglie mentre mi slaccio la cravatta

-Ti ricordi della signorina Persi? La mia allieva del corso di Neurologia?
-Si certo, bravissima e anche molto bella. Ti ha fatto delle avance professore? Sappi che sono gelosa
-Mah, ah, ah, assolutamente no...tu non ci crederai ma questa mattina mi ha chiesto se credevo in Dio
-E tu che hai risposto?
-Che non ci credo
-Quando metterai in discussione le tue convinzioni?
-Dovrei farlo?
-Beh io non ho mai criticato la tua scelta di non credere in Dio, nonostante sia cattolica
-Neanche io l'ho mai fatto mia adorabile moglie
-Allora cosa è che ti turba?
-Non so, ma è come se avessi avuto la sensazione che qualcuno gli abbia detto di farlo
-Professore, stai intaccando il tuo credo allora
-Mah, forse ne voleva solo parlare. Che ne dici di andare a mangiare fuori?
-Ottima idea, mi cambio al volo ed andiamo!

Mentre aspetto Jennhi, sul tavolo della sala da pranzo vedo una rivista aperta...sfoglio qualche pagina...

-Mi sono sempre chiesto come si fa a leggere certe rivis...

L'attenzione mi fa sulla foto di una ragazza. Alzo la testa e vedo Jennhy

-Tutto bene caro? Sembra che tu abbia visto un fantasma. Spero non sia per via del mio abbigliamento
-No, no, cara stai benissimo...è che ti sembrerà strano ma due notti fa ho sognato questa ragazza
-Chi, questa bellissima ragazza con gli occhi verdi?
-Si, appunto lei...forse l'avrò vista in tv...be è una cantante del festival di San Remo a quanto leggo
-Può darsi, comunque si chiama Sara, ha 21 anni e dicono sia molto promettente. Senti un po professore, non sarà mica
la crisi dei 60 anni.
-Ma no, però la cosa strana è che nel sogno mi ha parlato
-Sicuro che fosse lei?
-Assolutamente si!
-E cosa ti ha detto?
-Ora che ci penso...si certo mi ha parlato di aprire il cuore...ma che vuol dire?
-Non lo so, so solo che devo tenerti sott'occhio...dai andiamo a mangiare!
-Ok, magari sono un po stanco, però sono sicuro fosse lei
-Ma si, scherzavo caro, sarai un po stanco...godiamoci la serata

Mi da un bacio ed usciamo, ma io avevo la mente piena di pensieri. Pensavo, pensavo a quella ragazza.

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Sara
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 04/04/2017, 9:20

Febbraio, sabato sera

"Allora siamo arrivati al momento cruciale della serata. Ora farò salire sul palco i primi tre classificati. Li chiamerò per ordine di
codice, ma ancora non sappiamo chi di loro ha vinto la 56esima edizione del festival di San Remo. Dunque, codice 02 Mattia Bazar, codice
06 Ron e codice 07 Sara"


Entro nel palco ed il cuore mi batte a mille, ma ho la forza di mandare baci a tutto il publico...e la gente mi saluta calorosamente...sfoggio
uno dei mie sorrisi al presentatore.

"Signori e signore, tra questi tre classificati uscirà il vincitore, ma intanto diciamo che su questo palco questa sera è presente una nuova
proposta. E se a vincere sarà questi, sarebbe un avvenimento storico. Ma procediamo...si classificano al terzo posto...i Mattia Bazar..."


Il petto mi sta esplodendo, ho il cuore che batte a mille...o sono prima o seconda...mio Dio che emozione!

"Allora, in questa busta ho il nome del vincitore del festival di San Remo 2012"

Il presentatore prende la mia mano destra e quella sinistra di Ron, dopo aver letto il nome nella busta...io guardo Ron e gli sfoggio un sorriso
che quasi si scioglie...ma è solo per coprire la mia immensa emozione

"Vince la 56esima edizione del festival di San Remo..."

Attimi di tensione che tagliano col coltello...il presentatore indugia, ma che lo fa apposta?

"...SARA!!!!!"

Scoppio in lacrime, mi copro gli occhi con le mani...poi ringrazio tutti e dico con molta commozione

"Dedico questa vittoria a tutti voi che mi avete sostenuta ed ascoltata, vi voglio bene!"

Tutti si alzano e mi applaudono, Ron si commuove ed io lo abbraccio...anche il presentatore si commuove molto!

Questo è quello che è accaduto...per ragioni di spazio ho sintetizzato, ma dovrei scrivere un libro per raccontare tutte le emozioni
che ho vissuto...ora torno in Hotel e poi domani tornerò a Roma. Prendo il taxi che mi attendeva all'uscita dell'Ariston...scendo e pago
l'autista...salgo le scale dell'hotel Europa...la porta è chiusa...

"Ma che diamine, ma che non lo sapevano che sarei rientrata dopo l'una di notte?"


Suono ma non risponde nessuno. E va bene solo per questa volta userò il mio potere...faccio un gesto con tutte e due le mani e con la forza
del pensiero sblocco la serratura...mentre sto per entrare mi sento dire qualche cosa

"Signorina, perchè non mi insegna a farlo anche a me? Che è un trucco?"

Mi giro e noto che è un signore molto anziano. GLi sfoggio il mio sorriso e gli dico

"Buona sera dolcissimo ;) Facciamo così, se ci incontriamo ancora ti dirò come ho fatto"

Lo saluto e richiudo il portone dietro di me e dico a mente.

-Lo so che non devo usare così il potere, però non avevo scelta, spero che capiate amabili maestri spirituali-

Poi arriva "finalmente" il direttore dell'hotel che si scusa per aver chiuso il portone e mi chiede come abbia fatto ad entrare

"Non si preoccupi, evidentemente era chiuso male. Buona notte"
"Buona notte anche a lei signorina e congratulazioni per la vittoria!"
"Grazie!"


Gli faccio l'occhietto e gli mando un sorriso... ;)

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Giulio
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Giulio » 04/04/2017, 14:27

Oggi è una giornata piovosa, un sabato piovoso, speriamo che qualcuno entri nel mio locale.

"A Mattè, famme un piacere, sistemame quella tovaglia che è tutta storta"
"Subito Giulio"
"E voi se vi sentite pigri, date una sistematina alla sala che se Dio vuole anche oggi si lavora"
"Va bene capo"
"E non mi chiamate capo, dai! Boni boni che sta entrando una coppietta"

"Buongiorno signori, siete in due?"
"Si, possiamo sederci qui?"
"Dove volete, per ora siete i primi. Vi porto subito i menù"
"Grazie"


In questo periodo sono un po triste, le giornate sembra che siano tutte uguali, non succede mai nulla...possibile che la mia vita debba scorrere così, incolore e monotona? Come vorrei che accadesse qualche cosa che renda la mia esistenza più viva!

Ora mi reco in cucina

"Cuochi a lavoro che abbiamo clienti...che ascoltate? Bella questa canzone chi la canta?"
"Sara, quella che ha visto il festival no?...bella ragazza!"
"Bella bella, anzi...va be lasciamo perdere che se me sente Marianna so dolori"


E così anche questa giornata passerà senza troppi intoppi...come sempre del resto!

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Franz
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Franz » 04/04/2017, 17:33

PRIMO OMICIDIO.

Sono passati un paio di giorni da quella serata in cui ho cenato insieme a mia cugina Ulrike e ai suoi amici.
Stamattina, entrando nel mio ufficio, ho scorto per prima cosa il pacco di quotidiani assortiti che Natasha, la mia segretaria, si premura di farmi avere ogni giorno di primo mattino. E' soprattutto grazie a lei che riesco a tenermi informato...Come farei senza Natasha?

Mi sono appena seduto al mio tavolo quando lo sguardo mi cade sulla prima pagina del quotidiano che si trova in cima alla pila...Noto un articolo di fondo, di quelli la cui continuazione viene rimandata in altra pagina. Il titolo recita: "Il trionfo di Sara". La foto che campeggia accanto al titolo mostra, senza alcun dubbio, proprio "lei", la ragazza che ho sentito cantare al festival e che mi ha tanto affascinato. Ma...Ma è lei la vincitrice del festival??? Fantastisch! Wunderbar!, approvo in pieno la decisione dei giurati, una vittoria meritatissima!
Sara, nella foto, mostra un sorriso radioso incorniciato da quei bellissimi capelli che già mi avevano rapito in precedenza. Quant'è bella...Sembra che guardi proprio me...Un guizzo di improvvisa e spietata razionalità mi richiama alla realtà: "Ma che razza di cretino", mi dico, "starà fissando l'obiettivo della fotocamera che la inquadra, no? Che pollo che sei...Un amburghese fatto e finito!"
Il sorriso che questa colorita autocritica mi ha strappato viene interrotto dallo squillo imperioso del mio telefono. E' una chiamata esterna...Chi sarà mai?
-Pronto, sono l'ispettore Hammerstein. Chi parla?

-Ispettore, buongiorno, sono l'agente Mastrocinque. Mi trovo in località Schizzanello, in una roggia è stato rinvenuto un cadavere. E' richiesta la sua presenza!

Il sangue mi si gela nelle vene.

-Un...un cadavere? Vorrei tanto aver capito male...

-Sì, ispettore, si direbbe quello di una ragazza...

-Ho capito. Mi raccomando, non toccate assolutamente nulla e se non l'avete già fatto delimitate la zona. Mi faccia un favore, chiami il patologo Lopez e gli dica di intervenire sul posto. Io arrivo subito.

Ho il cuore in tumulto mentre con la mia auto mi precipito sul luogo indicatomi con precisione dall'agente. Una ragazza uccisa? Dio mio...

Sono appena giunto sul luogo del rinvenimento. Ci sono un paio di autoradio, quattro agenti e l'immancabile crocchio di curiosi che rumoreggiano. Al mio arrivo, i poliziotti si sforzano di farli allontanare, ma con scarso successo: -Forza, signori, circolare, qui non c'è niente da vedere, forza, andatevene!

-Buongiorno, ispettore, mi saluta uno degli agenti -anche se proprio non si direbbe...Ecco la' il corpo.

Mi avvicino al bordo del fossato e scorgo, effettivamente, un corpo esanime. Spunta da un sacco di plastica per metà ed è semisommerso dall'acqua torbida del fossato: sembra proprio una ragazza, una ragazza bionda. Da quanto si può vedere, è priva di abiti.

-Chi l'ha trovata?, chiedo con un filo di voce

-Non lo sappiamo, ispettore, risponde l'agente, -la Centrale ha ricevuto una segnalazione anonima: una voce maschile adulta ci ha segnalato la presenza del corpo, poi ha riattaccato senza aggiungere altro.

Un'auto sopraggiunge alle mie spalle: è Lopez, il patologo di cui ho richiesto la presenza.

-Buongiorno. Ho cercato di fare più in fretta possibile. Non avete toccato nulla, spero!

-No, dottore, nessuno ha toccato niente. Proceda pure.

Lopez indossa i guanti di lattice, si avvicina al cadavere e si china sul volto della ragazza. Si guarda intorno, fa qualche passo osservando la scena, poi scosta delicatamente il bordo del sacco di plastica e vi introduce le mani. Dalla sua espressione mi rendo conto che lo spettacolo non gli garba affatto. Si alza, assume un'aria perplessa, si china di nuovo sul corpo, fa ancora qualche passo intorno...

-Ad un primo esame, spiega infine, -direi che la morte risale a non più di due giorni fa. Non c'è molta attività di insetti, complice anche la bassa temperatura, ma sono già presenti tracce di decomposizione e un principio di saponificazione nelle zone corporee sommerse. Il rigor mortis sembra ormai risolto, e ho notato un certo numero di ferite piuttosto estese. Per il momento, però, non posso dire di più. Confermo, comunque, che si tratta di una giovane femmina: direi 28 anni al massimo

-Hmmm..., gli rispondo io tristemente. Non so perchè, ma mi si ripresenta alla mente la radiosa immagine di Sara, la vincitrice del festival...Provo un senso di profondo dolore e di commozione che cerco di reprimere.

-Agente, chiedo ad uno dei poliziotti, -qualche indizio circa la sua identificazione?

-Purtroppo no, non abbiamo rinvenuto ne' documenti ne' oggetti personali, ne' presso il corpo ne' nelle vicinanze. Non c'è assolutamente nulla che possa aiutarci in questo senso.

-Capisco. Dovremo fare ricerche, consultare la lista di persone scomparse, eventuali denunce...Dottor Lopez, se qui il suo lavoro è finito, direi di rimuovere il corpo.

-Certo, risponde il patologo, bisogna procedere quanto prima alla necroscopia, non vorrei che il corpo si corrompesse ulteriormente. Prima, però, vorrei che la Scientifica raccogliesse qualche reperto e scattasse qualche fotografia. Sarò sincero con lei, ispettore: questa storia non mi piace affatto. Questo è un omicidio, e un omicidio abbastanza anomalo...

Gli agenti della Scientifica, intervenuti prontamente sul luogo, repertano campioni di acqua del fossato e perlustrano il terreno all'intorno. Alla fine, il cadavere della povera ragazza viene avvolto, con il sacco di plastica che ancora lo contiene parzialmente, in un lenzuolo bianco. Gli agenti lo introducono in una body bag e lo adagiano all'interno di una portantina per cadaveri.
Un uomo anziano, che era fra i curiosi accorsi, si avvicina lentamente al fossato. Sta singhiozzando sommessamente, getta un fiore nell'acqua e se ne va. Sento il pianto che mi esplode nel petto, ma ancora non posso, non posso cedere...Ho un lavoro da svolgere, qui!

-Dottore, chiedo mestamente al patologo, -la prego, mi faccia avere quanto prima i risultati dell'autopsia. Sono a sua disposizione anche prima che lei l'abbia terminata, se riterrà opportuno interpellarmi.

-Non dubiti, ispettore, la terrò informata.
Ultima modifica di Franz il 09/04/2017, 17:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 05/04/2017, 7:30

Marzo, martedì mattina

"Ragazzi non copiate! Dai lo sapete che se lo fate poi non è farina del vostro sacco. E poi chi vi dice che il compito che state copiando sia esatto?"

-Ok prof, rispondono in coro i ragazzi

Guardo fuori dalla finestra, il cielo è sereno nonostante sia freddino, la primavera inizia a far vedere le sue prima avvisaglie. Amo questo pianeta, come amo tutti gli altri nei quali sono stata. Di tutte le missioni che ho compiuto, questa, in questo pianeta è la più complessa...l'umanità sembra sia stata soggiocata da poche persone che hanno il controllo sulle popolazioni e le tengono schiavizzate, sia fisicamente che ontologicamente...sarà dura, ma riuscirò...la musica mi aiuterà a risvegliarli! Ormai mancano pochi anni ai giorni finali...ci sono tante persone che devo cercare e che saranno le prescelte...

"Anastasia, non copiare"
"Ma come ha fatto a capirlo prof?"


Mi giro e la guardo negli occhi

"Perchè vi conosco troppo bene ragazzi. Ed è proprio per questo che desidero che sbagliate da soli. Sappiate che, se non capite una cosa, io ve la rispiegherò senza problemi...ok? ;)"
"Ok, scusa prof"


Ora giro tra i banchi e mi fermo in quello di Davide. Accanto a lui c'è un libro chiuso che attira la mia attenzione

"Le capacità cerebrali, professor Ernest Martin. Sei interessato a queste letture?"
"Si, me l'ha prestato mia sorella. E' il libro di testo del corso di neurologia che segue all'università"
"Interessante, posso guardarlo un attimo?"
"Certo prof, fai pure"
"Grazie Davide"


Torno alla scrivania ed inizio a sfogliarlo. Passano 20 minuti, la lezione sta per terminare ed i ragazzi iniziano a completare il compito in classe
di informatica che gli ho assegnato. Si, perchè io sono un'insegnate di informatica delle scuole superiori. Mi sono laureata in ingegneria informatica e sono stata subito reclutata dalla scuola dove insegno...sarà per il fatto, forse che mi sono laureata con 110 e lode? Non mi vanto di questo, sono una persona umile ma decisa e determinata. Porto sempre a termine quello che inizio...altrimenti non potrei essere in missione su questo pianeta!

"Marina, perchè copi?"
"Non ero sicura su un punto del problema"
"E perchè non lo chiedi a me? Preferisco che condividiate i laboratori e le ricerche, più che le copiature...dai 5 minuti e poi consegnate. Ok?"

-oK, ok

"Prof"
"Dimmi Mattia"
"Ma alla festa di fine anno la canterai la canzone con la quale hai vinto il festival? E' magnifica"
"Grazie caro, contaci, contateci! Anzi ne canterò anche altre 3/4 del mio primo cd"
"Wooww che bello. Ci puoi dire i titoli?"
"No, mi dispiace Sabrina, per motivi discografici non posso, ma vi prometto che sarete i primi a conoscerli"


-Grazie
-Che bello grazie

Controllo mentale

Sono rimasta a scuola fino a tardi perchè volevo correggere il compito dei ragazzi, ma ora sono le 19 e vado via. Saluto il preside ed esco da scuola...è buio e freddo...anche i lampioni sono spenti e non c'è neanche la luna...non si vede...tranquilli non è sparita ;) Mi avvio verso la macchina, ma sento che qualcuno mi sta seguendo, mi giro ed ho la sensazione che ci siamo due uomini che mi seguono...allora entro in una via...poi mi giro e me li vedo davanti...due ceffi trasandati che non mi piacciono per niente!

"Guarda che bella ragazza e che bella borsetta"
"Gggià è ppprorpio bbellla, ddai pppredriamooooogliela"
"Cosa volete? Sentite vado abbastanza di fretta quindi toglietevi"
"Ehi, ehi, ehi, ha fegato la nostra amichetta...chissà se è ancora verginella...che ne pensi?"
"Bbe ppossiamo vvverififificare"
"Sentite vi consiglio di lasciarmi in pace"
"Ah si? E se no che cosa ci fai? Ci prendi a borsettate?"
"ah, ah"
"No, peggio, potrei bruciarvi il cervello"
"Ah, ah, senti puttanella chiudi quel forno altrimenti te lo facciamo usare come si deve...dammi la borsetta o ti pianto una pallottola in pancia"


-E va bene, l'avete voluto voi...pensavo tra me e me...ve la siete cercata. Li guardo entrambi negli occhi e poi gli dico

"Borsetta? Quale borsetta? Tu vedi una borsetta? No, vero?"
"No, io no non vedo nessuna borsetta"
"E tu? Vedi una borsetta per caso?"
"Nnno, nnneanche io lala vevedo"


Mentre continuo a fissarli negli occhi quello che non balbetta dice

"Ci scusi se l'abbiamo importunata, le assicuriamo che non lo facciamo più! Vero Alfio?"
"Sssi, ci scusi"


Gli metto le mani sulle spalle e gli dico

"Bene, allora facciamo così, quando vi riprenderete, cambierete vita e non vi ricorderete nulla di quello che è accaduto. Ok?"
"Ok"
"Ok"
"E tu, non balbetterai più. Consideralo un regalo...perchè sono buona ;)"

Quindi li lascio e mi avvio di nuovo verso la macchina, ma poi mi giro e con un gesto della mano faccio volare
via la pistola al ceffo che voleva spararmi e gli dico

"Non ti servirà più!"

10 minuti dopo!

"Ehi Giorgio ma che è successo? Ehi ma io non balbetto più, ma che cosa è accaduto? Perchè ci troviamo qui?
"Alfio, non lo so, so solo che mi sembra di essermi addormentato. Dai torniamo a casa!"

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Marta
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Marta » 05/04/2017, 8:53

Da quando sono dai miei mi sento più serena, anche se dentro di me porto la delusione di un matrimonio fallito. Si dice che la colpa sta sempre
a metà, però nel mio caso, la bilancia pende sopratutto dalla parte di Fabio. Almeno io non l'ho mai tradito e lui lo ha fatto varie volte! Quindi, ora basta piangere e cercherò di tirarmi su. Anzi invito la mia amica Ulrike, sabato, qui in campagna e gli chiederò se vuol far venire anche suo cugino Franz che mi sembra anche lui un po solo.

Ciao Ulrike, come stai?
Bene e tu? Sei più serena ora che stai dai tuoi?
Si, devo essere sincera, mi sto riprendendo bene e poi la cosa che mi da gioia, è vedere i bimbi sereni
Brava!
Senti ti andrebbe sabato di venire a pranzo da noi in campagna?
Si, certo volentieri, grazie
Senti, ti va di chiamare anche tuo cugino Franz? Mi sembra davvero un tipo simpatico. Mi ci sono trovata bene l'altra sera!
Carino vero?
Beh, dai non intendevo quello...beh va be si certo è carino
Va bene cara, lo chiamo e sabato saremo li da voi. Grazie e buona giornata
Grazie a te, ciao Ulrike
Ciao cara

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Professor Martin
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Professor Martin » 05/04/2017, 13:29

Università La Sapienza di Roma, istituto di Filosofia

-Buongiorno professor Carlini, grazie per avermi ricevuto
-Si figuri, buongiorno professor Martin, prego si accomodi....è un piacere vederla
-Grazie, bello il suo ufficio. Dovrò pensare di mettere anche io delle piante, ma poi mi dimenticherei di darle l'acqua
-ah, ah, magari potrebbe metterle finte
-Ah, ah, già ottima idea. Non le ruberò troppo tempo. Volevo parlarle di una questione un po delicata
-Nessun disturbo, mi dica pure, la ascolto
-Secondo lei è possibile che una persona possa entrare nei sogni di un'altra?
-Domanda complessa professore, complessa davvero. Come mai ora si interessa di questi argomenti?
-Ma è solo una curiosità
-Beh, professor Martin, qui entriamo nel campo dell'esoterismo. Ma per rispondere alla sua domanda, dico si, certo sarebbe possibile. Ma la persona capace di farlo dovrebbe essere molto evoluta spiritualmente. Si tratterebbe di proiezione astrale!
-Mah, io non credo molto a queste cose

Il profesore Carlini si avvicina a me e dice...

-Allora perchè me lo chiede? Se posso permettermi
-Mah, ammettendo sia vero cosa sarebbe la proiezione astrale?
-Vede, ci sono persone che riescono ad uscire dal corpo ed a proiettare la propria anima/spirito ovunque. Quindi è possibile che lo spirito di chi
si libera in una proiezione astrale, possa incontrare altri spiriti nei sogni.
-E potrebbe anche parlare nella proiezione astrale?
-Assolutamente si, sopratutto mentalmente...


Il dialogo prosegue per altri 20 minuti poi ringrazio il professor Carlini.

-Be, professore la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato.
-Di nulla professor Martin, venga quando vuole, anzi se vuole le suggerisco di leggere questo libro. Tenga, parla delle proiezioni astrali. Mi dica che ne pensa. Ci sono tante cose che non conosciamo e che non vediamo...e pur esistono.
-Va bene grazie, molto gentile e quando vuole la aspetto anche io nel mio istituto. Buona giornata
-Anche a lei


Oggi ho scoperto cose di cui non sapevo neanche l'esistenza. Ammettendo sia tutto vero, perchè quella ragazza mi avrebbe parlato nel sogno? Però
potrebbe anche essere tutta un'illusione...forse no...tanta confusione! Meglio che torni al mio istituto, tra mezz'ora ho una nuova lezione. Mentre
vado verso l'istituto vedo la signorina Persi...mio Dio non è possibile, si la vedo che parla con la ragazza che ho sognato, si quella della rivista,
la cantante...si salutano e la ragazza entra in macchina e va via...poi la signorina Persi, mi vede e mi raggiunge


-Professor Martin, buongiorno
-Buongiorno a lei signorina Persi. Mi scusi se gli domando una cosa
-Mi dica professore
-Ma lei conosce la cantante Sara?
-Si, certo è una mia amica. Ci conosciamo per via di mio fratello, era il suo ragazzo. Sono stati insieme per tre anni, poi si sono lasciati
-Ah, grazie era solo una coriosità
-Di nulla professore, ma se vuole posso fargliela conoscere, nessun problema. In questo momento parecchi vorrebbero conoscerla! Sa, ha vinto il festival di San Remo. Però è sempre umile e non si è per niente montata la testa, è davvero una ragazza speciale
-Capisco, be si piacerebbe anche a me fargli qualche domanda
-Va bene, ma siamo a cavallo, la prossima settimana c'è una festa qui in università e siete invitati anche voi professori...ci sarà anche Sara. Quindi cerchi di non mancare ;)
-Grazie, non mancherò! Avviamoci che gli altri corsisti ci aspettano
-Va bene professore!


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