La dimensione di Sara

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Condivisione » 16/04/2017, 7:24

Incontro tra Sara e Franz - I PARTE

Sono passati due anni dalla morte di mio padre ed in questo periodo sono accadute molte cose nella mia vita. Il dolore del distacco è passato, ma è stato difficile anche per me, nonostante sia un'entità che è su questo pianeta per una missione ben precisa. Le persone che amo, entrano nel mio cuore, mi lasciano un grande segno ed è inevitabile un pò di sofferenza. In tante missioni, ho conosciuto migliaia di essere umani, ma solo in questa incarnazione mi sono legata così tanto a loro. Gli umani di questo mondo hanno una grande passionalità e voglia di comunicare tra di loro. Ma sono ingannati dalle entità negative che tendono ad allontanarle. Dicevo sono avvenute tante cose nella mia vita in questi due anni. Dopo aver vinto il festival di San Remo è uscito il mio primo cd, "Sara", poi l'anno dopo ho nuovamente vinto il festival e la mia popolarità, in Italia è schizzata alle stelle. Ho composto un secondo cd, "Riflessi di me" e sono stata prima in classifica per ben 3 mesi. Il lavoro di insegnante procede come sempre, ora la mia classe fa il quinto superiore e quest'anno c'è l'esame di maturità. Per quanto riguarda la missione ho reclutato altri 10 presceli e mi sono messa in contatto con altre entità di luce che mi hanno chiesto aiuto ed io prontamente sono andata in loro soccorso. Jessi è sempre più la mia migliore amica ed in questo periodo mi è stata molto vicina. Lo scorso anno ho conosciuto un ragazzo molto carino, Davide, siamo stati insieme per pochi mesi, poi lui si è trasferito in Australia per lavoro e ci siamo dovuti lasciare, però lo ricorderò sempre con piacere...era molto tenero e dolce!

Oggi è venerdì, non 17, ma quanto basta a non far partire la mia macchina...che pizza, oggi no...potrei usare i miei poteri, ma sarebbe fuori luogo... senza indugiare a lungo, chiudo la macchina e mi dirigo verso la metropolitanta linea A, fermata Pontelungo. In questi giorni la gente è nel panico più completo, negli ultimi mesi ci sono stati molti attentati in Europa, attribuiti all'ISIS...ma noi, della missione, sappiamo che l'ISIS è un'nvenzione dei Sionisti e degli Statunitensi per giustificare la polizia globale e l'instaurazione del nuovo ordine modiale...non riusciranno nell'intento. Ci sono miltiri e poliziotti ovunque, sopratutto nella metro...spesso girano anche in borghese nelle carrozze della metropolitana.

Scendo le scale della fermata e mi reco ai tornelli, inserisco il biglietto e vado verso il binario direzione Battistini. Nella carrozza non ci sono molte persone e seduti su due sedili ci sono Franz con un suo collega. loro sono in borghese e si trovano in metro per garantire la sicurezza...Ancora non ci conosciamo ma racconto, ora, il nostro primo incontro...

Destino.jpg
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Appena entro nella carrozza, si fa un silenzio incredibile, come se il tempo si fosse fermato...ho gli occhi di tutti gli uomini su di me...anche alcune ragazze mi sorridono. Io sono vestita con jeans neri elasticizzati, scarpe con tacco da 12, magliettina rosa e sopra una giacchetta scura di jeans aperta. E' estate e fa caldo. Capelli sciolti come sempre ed orecchini medi a forma di cuore. Mi siedo, Franz mi guarda e non riesce a credere che dopo due anni che pensava a me e cercava di capire come incontrarmi, ora sono seduta a meno di 6 metri da lui! Si, sono Sara, la cantante che tante volte ha notato in tv. Mi sistemo i capelli e guardo davanti a me...sorrido ad una bellissima ragazza, ma poi giro la testa e vedo te, Franz! Mi guardi anche tu e lo sguardo dura parecchio...ci guardiamo per più di 7 secondi, poi tu stacchi e lo faccio anche io.

-Caspita che bel ragazzo...è proprio carino!-

Poi ti guardo nuovamente e tu fai lo stesso...un altro sguardo lungo ed intenso...non riusciamo a fare a meno di guardarci...Ora stacco io, ma poi ci guardiamo nuovamente ed io inizio a toccarmi i capelli, sintomo che mi piaci! Continuiamo a guardarci e tu trovi il coraggio di farmi l'occhiolino...ma temi di aver esagerato perchè io stacco lo sguardo e non ti guardo più...temi di aver fatto una stupidata...ma poi ti guardo di nuovo...questa volta lo faccio con più intensità...siamo ormai interconnessi...non possiamo fare a meno di guardarci...ed allora io ti accenno un sorriso...e tu fai altrettanto...poi stacco, torno a toccarmi i capelli e ti sorrido ancora e mi mordo il labbro inferiore...altro sintomo che mi piaci e che sono disposta al dialogo...allora tu fai per alzarti...e poi...il boato...un'esplosione...tutto diventa buio...luci che si spengono...c'è stato un attentato...il vagone si spacca a metà...una metà si brucia e l'atra dove siamo io e te resta miracolosamente integra...ma si sentono grida e lamenti...feriti e morti...io credo di avere un braccio contuso...mi fa male tutto il corpo, ho molte contusioni...ma la testa non ha subìto colpi...ho solo un taglietto sotto i capelli in fronte.

...............
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Marta
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Marta » 17/04/2017, 13:33

Due anni sono passati come niente ed io nel frattempo ho trovato un lavoro come segretaria in uno studio medico. La mattina, quindi lavoro a Roma e poi nel pomeriggio mi dedico ai miei figli che ora vanno a scuola entrambi. Mio padre li porta a scuola e poi li va a riprendere e spesso, quando finisco il lavoro prima, mangiamo tutti e cinque insieme. Avevo detto che mi sarei organizzata per trovare una casa in affitto, ma la mia situazione economica non me l'ha consentito, allora mio padre, nel frattempo ha organizzato per noi tre due stanze con bagno. Siamo abbastanza autonomi e nella riservatezza...per il momento mi va bene così e nel futuro se le cose andranno meglio, deciderò di trasferirmi in un'altra casa.

Un anno fa ho avuto un cancro, non maligno, al seno...ho subìto due interventi chirurgici che l'hanno debellato definitivamente, ma ogni anno mi reco all'ospedale per i controlli. Ora sto meglio, ma ho sempre paura che ricompaia. E' un po che non sento Franz, non per colpa sua, ma sono io che mi sono un po isolata a causa della malattia e credo che nei prossimi giorni lo ricontatterò, almeno par sapere come sta!

Ora sono in macchina e mi sto dirigendo a casa e come non mai sono molto contenta di rivedere i miei figli e di abbracciarli forte forte e dirgli quanto ho bisogno di loro! Oggi è anche la festa di mia madre, perciò questa sera andremo al ristorante per festeggiarla con la voglia di passare una serata spenzierata e serena!

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Professor Martin
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Professor Martin » 18/04/2017, 9:55

Ring, ring, ring

-Vai tu Ernest?
-Si cara, vado io

-Pronto?
-Buongiorno, il signor Martin? Qui è l'ospedale Policlinico Gemelli

Con un filo di voci replicai

-Siii, mi dica
-Volevamo darle la bella notizia che sua figlia Clarissa si è risvegliata!

Dopo più di due anni la nostra bambina si era risvegliata e noi non stavamo nella pelle. Io e Jennhi ci precipitammo al reparto ed incontrammo il neuro chirurgo che ci disse di essere cauti. Era vigile, ma dovevano valutare le sue condizioni neurologiche e nei prossimi giorni avrebbero fatto degli esami. Per il momento sembrava abbastanza presente e rispondeva agli stimoli nervosi principali. Andammo uno alla volta nella stanza e Clarissa ci riconobbe entrambi...per noi era già un miracolo. Nei giorni successivi il dottore ci disse che secondo lui, la ragazza non aveva subìto traumi cerebrali e secondo lui, dopo una riabilitazione avrebbe rispreso possesso della sua vita. Ma dovevamo avere pazienza, perchè non tutti rispondevano allo stesso modo. Dopo una settimana di degenza, portammo Clarissa a casa...tutto il vicinato era felice e la accolsero calorosamente. Ancora non riusciva a parlare bene ma sorrideva a tutti. Per il momento era su una sedia a rotelle...ma lentamente avrebbe ripreso anche a camminare...era questione di tempo...ma ci sarebbe riuscita di nuovo.

-Buongiorno tesoro come ti senti oggi? Hai dormito bene?
-Iii, mamm, bene azie
-Sono contenta, ti voglio bene!
-Nce io vi glio beneee

Lentamente stava riprendendo anche a parlare e notavamo che anche l'appetito gli stava tornando. Si era dimagrta moltissimo, ma noi non avevamo fretta e Clarissa, poteva contare su tutto l'amore possibile! Anche Lisa ogni tanto veniva a trovarla e questo gli fece molto piacere.

Molto presto avremmo scoperto una cosa al di là della comune immaginazione, un'esperienza che Clarissa ebbe nello stato di coma...ciò mi avrebbe convertito!

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Giulio
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Giulio » 18/04/2017, 16:00

Ore 12 e 30, Giada puntualmente entra nel ristorante...mio Dio quanto è bella oggi! E' molto elegante, gonna lunga che le ricalca e disegna le morbide curve. Oggi ha i capelli sciolti ed il suo fascino è ancora più intenso, di solito li porta legati con una coda di cavallo. Le vado incontro e la saluto

"Ciao Giada"
"Ciao, come va?"
"Bene, sei molto elegante"
"Grazie, credo che sarai il primo e l'ultimo a dirmelo"
"Non ci credo, non può passare inosservata una splendida ragazza come te!"
"Grazie per il complimento, sei molto carino! Ma sai non ha tutti piacciono le ragazza formose"
"Io ti trovo stupenda"


Lei arrossisce un po e come per imbarazzo prende il menù poi dice

"Cosa mi suggerisce oggi lo chef?"
"Fettuccine al sugo di cinghiale o ravioli ricotta e spinaci"
"Mmmmm...facciamo ravioli ricotta e spinaci"
"Ottima scelta e per secondo?"
"Oggi mi fermo al primo, magari prendo dell'insalata come contorno...se no, se vengo qui tutti i giorni, tra una settimana ingrasso di 5 chili ah, ah"
"Beh, ti donerebbero comunque!"
"Grazie...sei davvero adorabile"


Vado a portare la comanda e mi accorgo che Giada mi guarda e mi sorride...io sono sempre più attratto da lei...dalle sue forme generose, dal suo fascino, dalla sua educazione e semplicità.

"Senti Giulio, ti piacerebbe se qualche volta ci vedessimo? Tu però stai sempre qui, puoi liberarti?"
"Durante la settimana siamo aperti solo a pranzo, mentre il sabato e la domenica anche la sera. Sarebbe una bellissima idea."
"Allora se vuoi possiamo vederci domani pomeriggio intorno alle 17. Io sono libera ho preso una mezza giornata, magari possiamo prenderci un gelato, fare una passeggiata"
"Ottima idea, ci mettimo d'accordo domani a pranzo?"
"Domani non vengo a pranzo, ti darò buca...scherzo, mi porto un panino e mangio in postazione. Vediamoci in piazza del Duca intorno alle 17, ok?"
"Ok, a domani allora, buona giornata e buona riunione!"
"Grazie!"


Non credevo che stesse succedendo davvero, ormai avevo varcato la soglia...ci eravamo dati un appuntamento, ormai ero trasportato come da un fiume in piena!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Condivisione » 18/04/2017, 17:36

Incontro tra Sara e Franz - II PARTE

...E' una catastrofe.
Si è verificata una grossa esplosione, e intorno a me è il caos: polvere, grida, rottami di ogni genere, arti e brandelli di carne umana disseminati ovunque...Il collega Esposito, che si trovava insieme a me, giace esanime sul predellino del vagone: è ferito e il suo volto è una maschera di sangue, respira ancora ma è chiaro che non posso contare su di lui per coordinare i soccorsi. Devo tenere la testa a posto, non devo perdere la calma...Il mio cellulare è in pezzi, ma per fortuna la radio sembra intatta. Con difficoltà contatto la Centrale, ordino di allertare immediatamente l'Unità di Crisi e di fare alzare in volo gli elicotteri per il pattugliamento dall'alto. Devono essere attivati immediatamente i Vigili del Fuoco, e servono ambulanze, tante ambulanze.
Ma cosa sarà esploso? Su una vettura della metropolitana non c'è nulla che possa esplodere...Ma mentre cerco di concentrarmi e di ragionare, fra la polvere e il fumo acre e soffocante individuo un odore che conosco bene. Vorrei sbagliarmi, ma so che non è così...All'Accademia di Polizia, ad Amburgo, gli istruttori vollero che imparassimo a distinguere molto bene questo odore: purtroppo è il classico puzzo del SEMTEX, un esplosivo ad alto potenziale! Accidenti...Ma chi la usa più questa roba, dagli anni '90?
Non posso sbagliarmi, questo è un attentato, e sento di colpo un groppo di pianto e di rabbia salirmi alla gola...Bastardi...Maledetti!!!!
Faccio un rapido controllo su me stesso, ma a parte qualche ferita superficiale e un grande stordimento non avverto nulla...
Tra il fumo e il disordine scorgo una donna che barcolla malferma...Ha lo sguardo vuoto, fisso davanti a sè, e balbetta mozziconi di frasi quasi incomprensibili: "no, dove vai, torna con me...", e "ciao, ciao, ti ricordi di me?", ma di fronte a lei...non c'è nessuno! Abbasso un poco lo sguardo e con orrore noto che la donna sta cercando di contenersi gli intestini che le fuoriescono...Non urla, non strepita...Pare quasi sorridere a qualcuno che soltanto lei vede, e io sento ormai il pianto prendere il sopravvento...Poveretta, è spacciata, non le rimane molto da vivere...Che tragedia!!!
Cerco di rendermi conto della situazione, ma il fumo mi soffoca, mi brucia gli occhi...Poco più in là c'è un tronco umano, senza più braccia ne' gambe...Scorgo una testa umana, o meglio quello che ne rimane, sopra un sedile, con resti di una lunga capigliatura...E improvvisamente mi ricordo di LEI! Sì, Sara, la cantante! Sento come se il cuore mi si schiantasse fragorosamente nel petto...Stavamo guardandoci di sottecchi quando è successo tutto...Ma dov'è?, mi chiedo, mentre l'angoscia cresce come un uragano rabbioso dentro di me, dov'é? DOV'E??? Non posso perderla, Dio mio, ti prego!!! No! No!!!
Ed ecco che, ad un tratto, lei mi spunta alle spalle...Che l'Altissimo mi abbia ascoltato? Per fortuna è in piedi, cammina, e io mi avvicino a lei. Le chiedo come si sente, se capisce quello che le dico...Sì, per fortuna sembra non essere ferita gravemente, è cosciente e ha soltanto un taglio sulla fronte...Dio, ti ringrazio!!! Le chiedo se è veramente Sara Ricci di Sanremo, e lei conferma...Che fortunato, tragico frangente...
Intanto, all'esterno della stazione della metro, poliziotti e carabinieri hanno riservato una grossa parte del piazzale ai mezzi di soccorso, mentre il ritmico battito dei rotori degli elicotteri si fa sentire sopra di noi. Si sentono sirene, tante sirene che vanno e vengono. Anche molti taxisti, resisi conto della situazione, con lodevole senso civico si sono messi a disposizione con le loro vetture per trasportare i feriti meno gravi all'ospedale; ne blocco subito uno per Sara, perdio!! La ragazza continua a rassicurarmi circa le sue condizioni, ma io non transigo: voglio assolutamente che venga visitata all'ospedale, non si sa mai...Per sdrammatizzare le circostanze, le dico che se non mi ubbidirà proibirò ad amici e colleghi di acquistare i suoi album, e questo la fa sorridere...La faccio salire accanto all'autista e le prometto che, non appena potrò, le farò visita. Purtroppo non posso accompagnarla, qui c'è ancora tanto, tanto da fare, per me...

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Sara
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 19/04/2017, 10:33

Arrivata in ospedale, davanti a me si presentò una situazione drammatica, critica...vedevo lettighe arrivare di urgenza con persone in fin di vita...
persone accompagnate in barella con arti disastrati ed ambulanze a sirene spiegate con lettighe con sopra persone in condizioni disperate...un'infermiera vedendomi entrare mi accompagnò alla primo soccorso

"Signorina, venga con me. Anche lei era nella metropolitana?"
"Si, è stato terribile"
"Riccardo prendi i dati della ragazza e fatti dire che sintomi ha. Buona fortuna signorina"
"Grazie!"


Arrivata davanti allo sportello l'infermiere mi fece le solite domande di routine

"Mi dice il suo nome?"

-Fate passare, spostatevi...subito in sala operatoria con urgenza-

Una ragazza in condizioni critiche accompagnata dalla mamma. Io ebbi un momento di commozione, ma il ragazzo mi riportò in me

"Mi scusi, mi dice il suo nome per favore?"
"Ah, si, Sara Ricci"
"Mi da la tessera sanitaria?"
"Si, eccola"
"Allora signorina Ricci che cosa si sente, mi dica"
"Ho delle contusioni in varie parti del corpo...ho male al bacino e il braccio sinistro non riesco a sollevarlo bene"
"Ok, si accomodi in sala di attesa e la faremo chiamare quanto prima"
"Va bene grazie"


La sala di attesa era gremita di persone infortunate...inutile dire che di lamenti se ne sentivano a rimpinzare le orecchie...c'erano anche dei
bambini...povere creature...Dio quanto li amo...mi avvicino ad un bambino di 5 anni che era con il papà

"Come stai cucciolo? Bungiorno"
"Buongiorno, credo sia sotto shock. Ha un forte dolore alla pancia, ma non parla più..."


Il padre del bamino iniziò a piangere ed io lo consolai prontamente

"Signore, come si chiama?"
"Paolo"
"Paolo, stia tranquillo, vedrà che è solo una cosa momentanea...è piccolo ma si riprenderà presto"


Sapevo quello che dicevo...mettendo una mia mano sulla guancia del bambino avevo capito che si sarebbe ripreso presto

"Grazie, lei come sta?"

Disse asciugandosi le lacrime

"Solo delle contusioni"

Continuava intanto la sfilata di barelle e sedie a rotelle ed io iniziai a piangere...mi coprivo il viso con le mani. Mentre piangevo arrivò una bambina di 6 anni

"Ciao"
"Ciao"


Le risposi sorridendole

"Come ti chiami?"
"Sara e tu?"
"Nicole"
"Nicole che bel nome e quanto sei bella"
"Anche tu...perchè piangi? Hai la bua anche tu?"
"No cucciola...si ho dolore ma non piango per me...piango per le persone che soffrono"


Mentre dialogavo con la bimba e la sua mamma, arrivò l'infermiera che mi chiamò

"Signorina Ricci? Prego venga"
"Mi scusi, le chiedo di far passare prima quel bambino che sta molto male"
"Signorina dobbiamo rispettare delle prassi e non possiamo fare questa cose"


Allora le dissi facendo il gesto della preghiera e piangendo

"La prego...faccio appello alla sua cristianità...quel bambino sta male...io posso aspettare...c'è chi sta peggio di me! La prego signora!"
"E va bene, ma poi dovrà aspettare un po però"
"Non si preoccupi"
"Dai vieni, come ti chiami?"


Il papà intervenne prontamente

"Si chiama Paolo Bonelli"

Poi mentre andavano verso l'infermeria il papà mi disse

"Signorina, grazie e che Dio la benedica!"
"Che Dio benedica anche voi!"


Mentre ero in attesa mi chiamò Jessi e mi disse che sarebbe arrivata al più presto ed io le raccontai cosa era accaduto. Poi ripensavo a quel bel
ragazzo che prontamente mi aveva aiutato ad uscire dal vagone della metro e che si era sincerato che andassi in ospedale. Forse era un poliziotto, uno della sorveglianza, ma fatto sta che mi piaceva e poco prima dell'attentato ci siamo guardati a lungo. Io guardavo le persone entrare in ospedale e speravo entrasse anche lui...si, perchè mi aveva detto che sarebbe passato a trovarmi. Poi dopo mezz'ora arrivò il mio turno e mi condussero in infermeria. Di quel ragazzo, però, nessuna traccia! In infermeria mi avevano riconosciuta e mi fecero i complimenti per il mio successo e la mia voce. Ma io ero troppo triste e commossa per le persone che soffrivano e la mia mente era rivolta a quel ragazzo! Però riusii lo stesso ad scherzare e a regalare sorrisi al personale che mi stava aiutando!

"Senta signorina, penso che dobbiamo trattenerla in ospedale. Dobbiamo farle delle analisi e delle lastre. Ma oggi come vede, non abbiamo molto tempo"
"Pensa sia davvero necessario?"
"Si, credo di si"
"Va bene!"


Così mi condussero al reparto di chirurgia generale e dopo un'ora arrivò Jessi con dei cambi e delle cose da mangiare. Era ora di pranzo e mi servirono da mangiare. Nel pomeriggio mi avrebbero fatto delle ricerche e poi sarebbe arrivato il primario per la diagnosi e la prognosi!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Franz » 19/04/2017, 16:50

Quartier Generale Presidio Interforze - Roma
Tre giorni dopo l'attentato alla metropolitana


Il bilancio dell'attentato, purtroppo, è tragico: ci sono 18 morti e una quarantina di feriti, fra i quali molti versano in gravissime condizioni: dobbiamo perciò aspettarci, prima o poi, di essere costretti a ritoccare al rialzo il computo delle vittime.
Non tutti i cadaveri sono stati identificati. Di alcuni rimane ben poco, per la verità, e per il riconoscimento dovremo necessariamente attendere eventuali denunce di scomparsa. I periti della Balistica hanno confermato che l'esplosivo usato è il SEMTEX, di tipo H, probabilmente di fabbricazione cecena. L'attentato, inoltre, è stato rivendicato da un fantomatico Fronte Combattente Shamil Basayev con una telefonata ad un noto quotidiano dell'Urbe, ma i Servizi non ritengono affidabile la rivendicazione: dicono che "l'odore" è in realtà quello del Califfato, ed ipotizzano che fra i cadaveri non ancora identificati si trovi quello del kamikaze che si è fatto esplodere. Personalmente non so cosa pensare...Certo è che se fosse confermata la pista cecena, si aprirebbero inquietanti orizzonti per quanto riguarda il contrasto al traffico internazionale di armi ed esplosivi...Si renderebbe necessario, allora, appurare attraverso quali canali il know-how indispensabile alla fabbricazione dell'ordigno impiegato per l'attentato sia potuto giungere in Cecenia, e si dovrebbero quindi ipotizzare complicità e connivenze da parte di frange estremiste di paesi appartenenti all'ex Patto di Varsavia...Ci troveremmo di fronte ad una matassa quasi impossibile a sbrogliarsi! Ma tutto ciò ha un'importanza relativa, almeno per ora...Ora ci sono i morti: tanti, troppi morti, innocenti agnelli sacrificali immolati alle oscure, contorte cause di chi vuole destabilizzare la democrazia. Anche il mio collega, Esposito, purtroppo non ce l'ha fatta...E' spirato dopo poche ore di agonia, ed è toccato a me l'ingrato compito di darne l'annuncio alla famiglia.
Il Governo ha aperto un'inchiesta sull'accaduto, ed io faccio parte della Commissione. Dobbiamo raccogliere in fretta quanti più dati possibili, dobbiamo presentare un quadro della situazione che sia plausibile e non troppo fondato su ipotesi più o meno fantasiose.

Fra tanto dolore, fra tanta acerba sofferenza, fra tanto e tale furore impotente, tuttavia, ci sono dolci sentimenti che ancora trovano la forza di sbocciare...Il ricordo di lei, della bella Sara, non mi abbandona. Manterrò fede alla promessa fattale il giorno della strage, e mi recherò all'ospedale a farle visita. Devo ammettere che una parte di me culla la speranza di non trovarla: ciò significherebbe che è stata dimessa, che non ha riportato ferite ne' traumi preoccupanti, che sta bene...Se così sarà mi concederò la libertà di usare la mia autorità di poliziotto per rintracciarla: una volta tanto, avrò svolto indagini per amore...
Freude, schöner Götterfunken / Tochter aus Elysium,
Wir betreten feuertrunken, / Himmlische dein Heiligtum!
Deine Zauber binden wieder / Was die Mode streng geteilt;
Alle Menschen werden Brüder / Wo dein sanfter Flügelweilt.

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Marta » 20/04/2017, 8:52

Sto andando in ospedale e sono un po tesa, penso che passerò l'intera giornata tra i macchinari e le analisi che i dottori mi somministreranno. I bambini oggi non sono andati a scuola, ho voluto stessero a casa...ho voluto così. In cuor mio però so che andrà tutto bene, perchè la voglia di essere positivi è tanta e lo faccio sopratutto per i bimbi...sono in uno stato di contentezza e preoccupazione allo stesso tempo. Inoltre voglio richiamare Franz, perchè so di essere stata, con lui, molto lunatica e non credo che se lo meriti, anche perchè, come ho detto in precedenza, piace molto ai miei gentori. Magari lo chiamo questa sera e gli chiedo se vogliamo vederci una sera...se non è troppo impegnato...in questi giorni la polizia ed i militari sono molto occupati al controllo di tutto il territorio nazionale a seguito dell'attentato di due giorno fa, avvenuto a Roma. Mio Dio che tragedia...tante persone innocenti sono morte...e tutto questo mi fa rivalutare tante cose nella mia vita! E ringrazio Dio di essere ancora viva e di avere tante persone intorno a me che mi amano...devo solo cercare di aprirmi di più!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Giulio » 20/04/2017, 10:14

Sono le 17 e 15 e mi trovo in piazza del Duca e Giada ancora non la vedo. Sono nervosissimo e temo che mia moglie possa passare e vedermi. Ma poi mi dico che è difficile, perchè lei è a casa ed il pomeriggio raramente esce...poi per venire in questa parte della città...sarebbe una situazione incredibile. Però qualche conoscente potrebbe incontrarmi...a quel punto potrei dire che si tratta di una amica di famiglia, o magari di un colloquio di lavoro...ma si, potrei dire che devo assumere una cameriera...mentre penso queste cose arriva Giada...mamma mia, oggi è davvero ancora più bella del solito

"Ciao Giulio"
"Ciao Giada"
"Come sei pensieroso...a cosa pensavi?"
"Mah, sono un po nervoso. Ma sarà che oggi ho avuto una giornata difficile. Però sono contento di vederti"
"Anche io lo sono, scusa il ritardo ma ho avuto un imprevisto"
"Spero niente di grave"
"No solo alcune telefonate. Ti va di passeggiare?"
"Si perchè no?"


Camminammo a lungo e discutemmo di tanti argomenti sulla vita privata. Lei mi è sembrata da subito interessata e poi con piacere notavo che era molto intelligente, brillante e simpatica. Sorrideva sempre e mi faceva piacere conoscerla di più...Giada era una di quelle ragazze positive, solari e concrete.

"Sei sposato Giulio?"
"Si ed ho due figli, spero non sia un problema"
"Perchè dovrebbe esserlo? Non stiamo facendo nulla di male"
"Si, infatti"


Un botta e risposta, non sincero da parte di entrambi...si sentiva nell'aria, perchè entrambi sapevamo che in fin dei conti qualcosa lo stavamo facendo. I suoi sguardi mi facevano capire molto bene che era potenzialmente interessata a me e qualcosa mi faceva pensare che non si trattava solo di amicizia. Poi lei mi disse che aveva 27 anni, era single ed usciva da una storia di due anni. Poi arrivammo alla gelateria "Sweet ice", gli ofrii il gelato e ci sedemmo su una delle panchine fuori il locale. Non c'era nessuno!

"Tu vivi da sola?"
"Si, ho preso un piccolo appartamento in affitto...magari una volta te lo faccio vedere...se ti va!"
"Certo che mi va...questa sera che fai?"
"Niente e tu?"
"Se ti dicessi che mi piacerebbe cenare con te in un locale che non è il mio?"
"Dico che il tuo programma di ingrassaggio nei miei confronti, prosegue inesorabile, ah, ah. Dai scherzo...sarebbe bello"
"Allora, passeggiamo un altro po e poi possiamo andare alla vecchia fattoria. Un locale poco fuori Rieti...molto carino"
"Va bene"


Proseguimmo con la conversazione e lei ogni tanto, mentre rideva, poggiava la sua testa sulla mia spalla...a volte mi dava delle pacche sulle braccia...e poi era davvero molto ma molto sensuale! Prendemmo la mia macchina e raggiungemmo il locale per la cena. A mia moglie dissi che dovevo vedere un vecchio amico che voleva parlarmi di alcune novità sulla birra alla spina. Ormai ero in barca, lo stavo facendo, stavo frequentando un'altra donna! La mia vita, fino ad una settimana fa era spenta e vuota...ma ora mi sentivo di nuovo vivo!!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Condivisione » 20/04/2017, 14:51

Incontro tra Sara e Franz - III PARTE

Oggi è il terzo giorno che sono in ospedale e mi sento molto meglio. Il braccio sta recuperando lentamente e le analisi e controlli che dovevo fare li ho completati questa mattina presto. Molto probabilmente domani mattina mi dimetteranno, nel frattempo mi sto rilassando e godendo un po di riposo. Nei giorni passati sono stata a trovare Paolo, il bambino di 6 anni che ho conosciuto al pronto soccorso. Sta molto meglio e quando mi ha vista era molto contento, anche il papà è stato lieto di rivedermi. Abbiamo parlato un po e lui mi ha confidato che la moglie lo ha lasciato per un'altro uomo. Abbandono del tetto coniugale e di conseguenza il figlio è stato affidato a lui. Del resto lui è molto contento di stare con il figlio ed i due hanno instaurato un bellissimo rapporto. Ho regalato la collana con la pietra del mio pianeta al papà di Paolo, anche lui è un prescelto e farà parte del nuovo mondo. Voi vi starete chiedendo, perchè non ho regalato la collana anche al piccolo Paolo...beh, i bambini fino a 14 anni, non hanno bisogno di essere prescelti, loro avranno accesso direttamente al nuovo mondo!

Ora sono seduta sul letto e sto leggendo un romanzo che Jessi mi ha regalata nei giorni passati, "Io prima di te", un romanzo sentimentale, di quelli che piacciono a me con finale a lieto fine, nei quali l'amore trionfa sempre. Eh si, perchè l'amore trionfa sempre, in tutto l'universo e lo farà anche in questo pianeta.

Pensavo che quel bel ragazzo venisse a trovarmi...mah, evidentemente non era destino...peccato perchè mi piaceva molto...ma io so come vanno certe cose...quindi se sarà destino ci incontreremo di nuovo.

Intanto Franz è arrivato in ospedale e chiede ad una ragazza della recption se per caso è ricoverata una ragazza di nome Sara Ricci. L'impiegata gli dice di si e gli indica dove trovarmi. Quindi Franz, dopo alcuni minuti e con il cuore che gli batte forte entra, bussando, nella mia stanza...io leggo il libro...

Franz: Buongiorno, Sara...Come va? Ti ricordi di me? Avevo promesso di venire a trovarti, ed eccomi qui. Mi presento: sono l'ispettore Von Hammerstein, della Criminalpol...
Sara: Buongiorno, molto meglio grazie, mi fa molto piacere vederla. Ah, lei è un ispettore? Interessante!
Franz: Sì, ma...senti, per favore, dammi del tu...Ho poco più della tua età, sai?
Sara: Be allora, agli ordini... ;) sono molto contenta di vederti
Franz: Anch'io sono molto felice, e soprattutto mi rallegro di sapere che stai meglio. E' stato un vero disastro, questo... :?
Franz: Ah, dimenticavo...Scusami, sono un po' scioccato...Chiamami pure Franz! ;)
Sara: Prima di tutto volevo ringraziarti per l'aiuto che mi hai dato, sei stato molto carino e premuroso. Poi hai un bellissimo nome, ma non sei italiano?
Franz: No, sono tedesco, sono nato a Kiel e poi mi sono trasferito qui a Roma. Non devi ringraziarmi per l'aiuto, ho cercato solo di fare il mio dovere. Grazie a te, però, di trovare bello il mio nome! A me non è mai piaciuto... :lol:
Sara: Mi piace molto la Germania. Sai ci sono tante persone che fanno il loro dovere, mentre ce ne sono altre che lo fanno con passione...e tu fai parte della seconda categoria. Facciamo così, a me il tuo nome piace molto! ;)
Franz: Sei gentilissima...Io, invece, sono uno dei tuoi certamente tanti "fan"! Sono molto felice che tu abbia vinto il festival...Non me ne intendo molto, ma penso che la tua fosse l'unica canzone che lo meritasse! max_16
Sara: Grazie sei molto gentile anche tu...allora devo invitarti a qualche mio concerto dal vivo! Quindi siamo coetanei...quanto anni hai? io ne ho 23!
Franz: Io ne ho 27, ma presto saranno 28...Sarà un onore, per me, oltre che un piacere, sentirti cantare dal vivo...Grazie dell'invito già da ora, spero soltanto che non intervengano imprevisti a causa del mio lavoro...Ma farò di tutto per non mancare, te l'assicuro!
Sara: Correrò il rischio! ;)
Franz: Immagino te l'abbiano già detto in tanti...ma lo sai? Hai davvero una voce splendida, come splendida è la presenza...Se posso permettermi un complimento!
Sara: Grazie, mi piacciono molto i complimenti...beh mi hanno detto entrambe le cose in tanti...ma come me lo hai detto tu è la prima volta...sono estremamente sincera!
Franz: Davvero? Perchè?
Sara: Perchè me lo hai detto guardandomi negli occhi e ti sei commosso...sei una bella persona, molto sensibile!
Franz: Ti prego, non farmi arrossire...Ho espresso un giudizio sincero e spontaneo, ecco tutto...D'altronde, chi dicesse che canti male o non sei una bella ragazza sarebbe sordo o cieco, o entrambe le cose!
Sara: Commuoversi, per me, vale di più di essere sinceri!! Non trattenere le tue emozioni, perchè quando non lo fai, sei perfetto!
Franz: Caspita! Sei una vera osservatrice...Complimenti! Ebbene sì, lo confesso: la commozione c'è stata, eccome...Tendo a mascherarla per deformazione professionale, ma con te, "alzo le mani"...Secondo me saresti un'ottima poliziotta! Molto acuta!
Sara: Dai non le alzare...non ti arresterò... :) lo so il tuo lavoro spesso, deve necessariamente renderti un po freddo...ma la tua natura spirituale dice tutto l'opposto! Posso farti una domanda un po personale?
Franz: Vorrei prima parlare col mio avvocato, però...Nooooo, scherzo, certo che puoi!
Sara: Sei sposato? Fidanzato? Lo so le domando sono diventate due! Vuol dire che mi prenderò un avviso di garanzia... :D
Franz: Per stavolta chiuderò un occhio...No, non sono sposato ne' fidanzato...Il mestiere che faccio rende un po' difficile la vita di coppia...Certo è che, comunque, non sarei dell'idea di finire i miei giorni da single...E tu? Posso chiedertelo anch'io?
Sara: ;) Se c'è l'amore vero si possono superare anche problemi di questo tipo...se c'è la comprensione e la fiducia reciproca si superano facilmente i problemi legati al lavoro. Sono single anche io!
Franz: Wunderbar!!!... :oops: Ops...Scusa, volevo dire...ehm, ah! Ah, sei single anche tu...Però dici bene, se ci si ama davvero non esistono veri ostacoli...
Sara: Sei sorpreso che sono single?
Franz: Be', per la verità sì...Un po'...anzi, molto! Voglio dire, sei molto bella...Immagino tu non abbia mai trovato la persona giusta, allora, è così?
Sara: Diciamo che attendo che il destino mi metta la persona giusta sulla mia strada! Comunque grazie per il complimento...sei molto carino e dolce!
Franz: Figurati...Be', ne parlerei ancora molto volentieri con te, ma il discorso sarebbe lungo, e ora devo proprio rientrare alla Centrale...Posso sperare di rivederti?
Sara: Lo riprenderemo sicuramente e se vuoi ti lascio il mio numero di cellulare...domani mi dimettono e non vorrei che, se avessi intenzione di tornare, poi non mi troveresti!
Franz: Ah, bene! Grazie! Ecco qui, invece, il mio biglietto da visita, dovessi aver bisogno di qualcosa, di...qualsiasi cosa...
Sara: Ok, grazie...ah ma tu sei ispettore del distretto di polizia di Roma Montesacro?
Franz: Già, proprio così...Allora, ciao, Sara, è stato un vero piacere vederti e parlarti...Gute Besserung...che vorrebbe dire "buona guarigione" :)
Sara: Grazie il piacere è stato tutto mio..."God be with you" che vorrebbe dire "Dio sia con te"...ah Franz?
Franz: Sì?
Sara: Grazie!! ;)
Franz: Ma di nulla...Grazie a te, dolce Sara. Aufwiedersehen, arrivederci!
Sara: Ciao :) ;)


Così, io e Franz ci siamo conosciuti...e quella lunga esperienza di intensi sguardi dentro la metropolitana, ha avuto un seguito. Dopo qualche minuto che Franz, lasciò la stanza, mi alzai dal letto e dalla finestra lo vidi scendere le scale che lo conducevano al parcheggio...lui mi notò e ci salutammo con un gesto della mano e ci guardammo a distanza per qualche secondo. Poi tornai sul letto e ripensai con piacere a quell'incontro guardando il bigliettino da visita e sapendo che l'ispettore, al quale avevo scritto la lettera per catturare il killer delle modelle, era lui, Franz! Ed un giorno lo avrebbe saputo!!


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