La dimensione di Sara

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Emanuela
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Emanuela » 21/04/2017, 7:53

Mi presento, io mi chiamo Emanuela e sono una giornalista. Mi occupo di interviste a personaggi dello spettacolo, cantanti ed attori. Ho 25 anni e faccio il mio lavoro con passione e professionalità. Non sono una di quelle giornaliste che fa carriera montando sui corpi degli altri. Due anni fa ho incontrato una ragazza speciale che davanti ai miei colleghi mi ha fatto il più bel complimento che una giornalista possa ricevere...

-"I tuoi propositi sono disinteressati e questo lo apprezzo. Sei una brava giornalista, resta sempre così!"-

La ragazza in questione è la cantante Sara e nonostante quel giorno fosse turbata dalla morte del padre è riuscita a trasmettere a tutti noi una grande serenità. Per due anni ho sperato di incontrarla di nuovo ed oggi credo si presenterà l'occasione. Da quanto abbiamo appreso, oggi, Sara, dovrebbe uscire dall'ospedale e ci siamo appostati fuori per intervistarla. Anche lei è stata vittima dell'attentato dei giorni scorsi e ci piacerebbe chiederle qualche cosa su quanto è successo. Attenderò che esca dall'ospedale e poi cercherò di intervistarla. Si ricorderà di me?

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Professor Martin
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Professor Martin » 21/04/2017, 9:24

Clarissa sta sempre meglio e negli ultimi giorni la sua funzione verbale è molto migliorata. Ogni due giorni viene il fisioterapista che la sta aiutando a recuperare in pieno la mobilità che è stata fortemente compromessa. Ma, Enrico, ci dice che i progressi fatti da Clarissa sono notevoli.

C'è una cosa di cui vorrei parlarvi...

Ieri, Clarissa ci ha detto che mentre era in coma è entrata in contatto con una ragazza incredibilmente bella, con lunghi capelli scuri ed occhi verdi. Questa ragazza gli avrebbe detto che non era ancora il momento di lasciare questo mondo e che sarebbe tornata indietro, perchè aveva ancora tante cose da fare. La ragazza nel sogno o visione gli avrebbe detto di raccontare del loro incontro. Ora la cosa potrebbe anche essere compresa da una mente razionale come la mia che negli ultimi giorni sta cedendo sotto i colpi di una spiritualità sempre più forte! Ma la cosa che non riesco a spiegarmi è che Clarissa mi ha detto, dicendolo con grande sicurezza che la ragazza del sogno/visione era la cantante Sara. Visto che anche io ho sognato la stessa persona, mi sono fatto coraggio ed oggi pomeriggio vado a trovarla in ospedale. Ho saputo che è stata ricoverata a seguito di traumi subìti durante l'attentato dei giorni scorsi. Vado a trovarla...si, ma per dirle cosa?

Devo assolutamente conoscerla, almeno solo per capire se è la stessa ragazza che io e mia figlia abbiamo incontrato mentre non eravamo vigili.

Dove mi porterà tutto questo non lo so, ma sento che devo farlo!

-Sei sicuro caro di voler andare da solo?
-Si, cara. Poi dopo la visita vado all'università e ne approfitto per sistemare un po l'ufficio
-Va bene, Ernest, allora ti aspettiamo per cena
-Certo Jennhi e sai cosa facciano? Ci ordiniamo delle pizze, che ne dici?
-Dico che è una brillante idea! Buon pomeriggio
-Anche a te e saluta Clarissa, non voglio svegliarla
-Lo faro!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Condivisione » 22/04/2017, 11:04

Incontro tra Sara ed il professor Martin - la ricerca della verità

Sono le 17 e Jessi è appena andata via e mi ha detto che domani non può venirmi a prendere perchè deve fare un turno di lavoro. Io gli dico di non preoccuparsi perchè prenderò un taxi. Oggi pomeriggio sono passate molte persone a trovarmi, compresi alcuni alunni che mi hanno portato un bellissimo mazzo di fiori...sono stati dolcissimi. Ora mi sono distesa un po sul letto ed attendo la cena, non prima però di essere andata a trovare il piccolo Paolo che ormai è fuori pericolo. Il papà mi ha riferito che i dottori pensano di dimetterlo tra due giorni al massimo.

Di ritorno dalla stanza del piccolo Paolo, incontro il primario che mi chiede come va e mi ufficializza le dimissioni per domani mattina

"Buona sera Sara, come si sente?"
"Grazie dottore, decisamente meglio"
"Bene allora le confermo che domani la dimettiamo"
"Va bene, grazie"
"Di nulla. Buona serata"
"Grazie anche a lei"


Quindi torno nella mia stanza che da due giorni è abitata solo da me. Mi siedo sul letto e metre leggo il libro di Jessi nella mia stanza entra il professor Martin.

Professor Martin: Signorina Ricci buonasera, sono il professor Martin, il professore della signorina Persi
Sara: Buona sera è un piacere conoscerla
Professor Martin: Piacere mio, come sta? Ho saputo dalla signorina Lisa di quello che le è accaduto
Sara: Si è stato davvero terribile. Ma mi dica di sua figlia, ho saputo che è uscita dal coma. Me lo ha riferito Lisa
Professor Martin: Mi fa piacere che me lo chiede. Sta molto meglio e fa progressi continuamente
Sara: Beh, mi fa molto piacere e le dia un abbraccio forte da parte mia
Professor Martin: Sicuramente lo farò, grazie. In verità sono qui per un motivo ben preciso
Sara: Lo so benissimo perchè è qui!
Professor Martin: Ah si? E come fa a saperlo?
Sara: Se le dicessi che io utilizzo il 40% del mio cervello....lei che direbbe?
Professor Martin: Non è possibile!
Sara: Per lei è più difficile credere a questa cosa o al fatto che sia lei che sua figlia mi avete vista in sogno?
Professor Martin: Ma, ma come è possibile, come fa a sapere queste cose?
Sara: Perchè si meraviglia professore? Non è venuto qui per sapere queste cose?
Professor Martin: Usare il 40% del cervello...pfuii...ciò vuol dire che può fare cose inimmaginabili
Sara: Tutte cose che lei sa e che ha perfettamente mensionato in un suo precedente incontro con i suoi allievi
Professor Martin: Può controllare l'ambiente circostante?
Sara: Posso farlo e posso anche controllare la mente delle persone e muovere oggetti!
Professor Martin: Ma come può essere...si insomma lei non è umana!!
Sara: Professore, facciamo così...quando mi dimetteranno, la verrò a trovare nel suo ufficio
Professor Martin: Va bene, allora la aspetto
Sara: non la deluderò, però la prego di non dire a nessuno quanto ci samo detti in questa stanza. Posso confidare sulla sua discrezione?
Professor Martin: Assolutamente si. Le posso fare una domanda?
Sara: Si certo, mi dica
Professor Martin: Perchè mi sta dicendo queste cose? Si insomma poteva anche non rivelarmele
Sara: Perchè lei ha sete di sapere ed io so che è una persona molto speciale, buona, onesta, leale, uno scienziato coscienzioso e professionale e che sa tenere un segreto. La sua presenza in questo mondo è molto importante. Per questo le ho detto queste cose
Professor Martin: Va bene, grazie per la fiducia che ha riposto in me e le auguro una buona serata
Sara: Anche a lei, arrivederci
Professor Martin: Arrivederci


Il professor Martin lasciò la stanza molto turbato ma eccitato dall'idea di scoprire cose nuove. Prima di intraprendere questa missione, sapevo che alcune persone avrebbero conosciuto il mio segreto. Persone speciali, come appunto il professor Martin, come Franz e come Jessi. Inoltre al professor Martin dovrò passare delle conoscienze scientifiche che gli saranno utili nel nuovo mondo. Conoscienze che faranno fare al nuovo mondo un salto di diversi secoli. Conoscienze nel campo medico, botanico, astronomico, fisico e meccanico.

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Giulio
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Giulio » 23/04/2017, 9:15

Arrivati al locale un cameriere molto giovane ci accolse e ci fece accomodare in un tavolino con vista sul giardino molto ben curato. Le morbide curve di Giada non lasciarono indifferente il cameriere ed io, vi dico la verità ero geloso...ma come? La conoscevo appena e già sono geloso di lei? Comunque Giada non fece molto caso alle attenzioni del giovane ed invece era molto interessata a quello che dicevo. La cena proseguì per il meglio e Giada mi parlò delle sue vicende amorose, e capii che era una ragazza onesta e molto emotiva! Anche io raccontai di alcune mie vicende e poi lei mi parlò della morte di sua sorella alla quale era molto legata...gli uscirono delle lacrime ed io le presi la mano per consolarla...

"Grazie Giulio"
"Figurati, mi dispiace molto"
"Grazie, ma da parliamo di cose allegre"


La conversazione prosegui su temi più distesi ed io mi sentivo a mio agio con lei...raramente c'erano dei silenzi imbarazzanti...anzi non ve ne erano...e spesso, quei pochi, venivano colmati da sguardi di intesa molto espliciti! Di sottofondo si sentiva una radio che trasmetteva successi italiani e mentre eravamo al dolce ascoltammo una canzone di Sara.

"Che bella questa canzone, vero Giada?"
"Si è molto bella. Ha una voce divina, ma allo stesso tempo delicata e decisa"
"Si è vero"
"E poi è bellissima! Vero?"
"A me piaci tu"

Giada arrossì e cercando di coprire l'imbarazzo disse

"Grazie! Lo sai che la conosco?"
"Ah si?"
"Si era amica di mia sorella e così anche io ho stretto un'amicizia con lei. E' una ragazza fuori dal comune...bella, brava, intelligente e quando sei con lei ti trasmette una serenità incredibile"
"Caspita"
"Se vuoi una volta te la faccio conoscere...magari veniamo insieme nel tuo ristorante"
"Beh grazie sarebbe bello...ovviamente per dirgli che è brava e che sono un suo fun"


Il mio intento era di far capire a Giada che non ero interessato alla bellezza di Sara e che se l'avessi incontrata era, al limite per chiedergli un autografo...lei capì subito e mi fece l'occhietto

"Ovviamente!"

In quell'ovviamente era nascosto tutto...come per dire...che le mie attenzioni dovevo darle solo a lei...a Giada! Poi la accompagniai a casa...non forzai la mano...e cercai di essere il più serio e gentile possibile...lei capì...mi sorrise e mi disse

"Grazie per la bellissima serata, ci vediamo domani a pranzo"
"Grazie a te buona notte"
"Notte Giulio"


Mi diede un bacio sulla guancia, lambendo la bocca...attesi che entrasse nell'appartamento e poi mi avviai verso casa mia!

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Franz
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Franz » 23/04/2017, 10:29

Dialogo di Franz con sè stesso

Come purtroppo tutti temevano, il numero delle vittime del tragico attentato alla metropolitana è aumentato, ed ora il consesso civile piange trenta morti. Sono stati identificati altri corpi, ma ciò è stato possibile soltanto attraverso il confronto dei resti con radiografie e schede odontoiatriche ante mortem.

La pista cecena, ormai, è stata abbandonata, e quella più accreditata ora è quella dell’integralismo islamico.
Le indagini continuano senza sosta, sono stati fermati e interrogati numerosi sospetti, setacciati luoghi di ritrovo e di culto alla ricerca di indizi e di collegamenti con quanto è accaduto, ma nulla di concreto ne è uscito.

Dalle conferenze stampa che si sono svolte e dalla solenne, straziante cerimonia che ha accompagnato le povere vittime alla loro ultima dimora, è emerso con prepotenza quanto l’intera città sia ora in preda alla paura e all’incertezza. Ad instaurare questo triste clima ha contribuito anche il caso del cosiddetto Mostro dell’Urbe: quantunque sia stato risolto, rimane l’amarezza della constatazione di quanto il valore della vita umana sia sempre piu' svalutato.

Mi trovo nel mio ufficio, solo con i miei pensieri e le mie preoccupazioni. Intorno a me soltanto carte, documenti, rapporti, fotografie…I numerosi attestati che ho ricevuto sembrano deridermi dalle pareti, ma per la loro stessa presenza sto cercando di tramutare il mio sordo rancore e il mio amaro sconforto in granitica determinazione: questa città così ospitale, questa gente così generosa non meritano di vivere un tale incubo giorno per giorno, e io devo, voglio essere all’altezza del mio compito. Non importa quanto questo costerà in termini di denaro e di impegno, ma dovremo raggiungere dei risultati concreti, in modo tale che la comunità si senta tutelata come merita e ognuno possa vivere la propria vita con dignità.
Devo, voglio farlo anche per lei…Sì, anche per la dolce Sara, il cui grato ricordo è sempre così vivo nella mia mente e costituisce ormai la sola fiamma che mi riscalda il cuore.
Dove sarà, adesso? Come si sentirà? Si ricorderà ancora di quel timido poliziotto che le fece visita quel giorno all’ospedale?
Freude, schöner Götterfunken / Tochter aus Elysium,
Wir betreten feuertrunken, / Himmlische dein Heiligtum!
Deine Zauber binden wieder / Was die Mode streng geteilt;
Alle Menschen werden Brüder / Wo dein sanfter Flügelweilt.

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Professor Martin » 25/04/2017, 13:21

Pensieri e riflessioni!

Ora mi trovo in macchina e mi sto recando all'università. Giusto il tempo di sistemare un po l'ufficio e poi tornerò a casa da Jennhi e Clarissa.
Sono rimasto molto impressionato da Sara, credo nasconda un segreto incredibile. I suoi occhi emanano energia ed il suo sguardo è magnetico e quasi impenetrabile. Ho la sensazione che non si tratti di un essere umano! Il fatto che utilizzi il 40% del proprio cervello la dice lunga!

La attenderò nel mio ufficio quando l'avranno dimessa dall'ospedale e cercherò di farle delle domande più dirette e precise...oggi mi sono fatto
prendere un po dall'emozione...ma sfido chiunque a comportarsi diversamente di fronte una ragazza che scruta la mente! Però è incredibilmente buona, sensibile e profondamente innamorata dell'umanità...quando ero nella stanza con lei, ho avvertito un forte senso di serenità e di pace!!

E se fosse un angelo? E se stessi impazzendo??

No, no, stavolta non mi farò fregare da questi dubbi...io ero nella stanza con lei. E poi come poteva sapere che sia io che Clarissa l'avevamo sognata? Nei prossimi giorni ne saprò di più, ma fino ad allora, terrò il segreto come mi ha chiesto Sara.

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Condivisione » 25/04/2017, 13:31

Incontro tra Marta e Franz

Dopo aver parcheggiato la macchina, mi sono recata al reparto dove passerò tutta la giornata. Le infermiere che mi conoscono, mi hanno accolta con estrema cortesia...mi hanno fatta spogliare nello spogliatoio e poi il dottore ha iniziato con alcune domande di routine...dopo di chè è iniziata la trafila di analisi. Il tutto è durato esattamente 3 ore...tutta una mattinata, ma le risposte le ho avute subito...NEGATIVO!!! Dio sia lodato e ti ringrazio! Quindi mi incammino verso l'uscita dell'ospedale, però prima decido di prendermi un caffè...anzi prenderò anche un cornetto. Dopo la colazione, decido finalmente di incamminarmi verso l'uscita...sono le 12 e 30 e mi staranno aspettando a casa per pranzo. Mentre sto per uscire vedo in lontananza venire verso di me Franz...non ci posso credere è proprio lui...ma cosa ci fa qui in ospedale? Gli faccio un cenno con la mano e lui mi vede.

Marta: Ciao Franz che bello vederti, ma cosa ci fai qui?

Franz: Oh...Chi si vede! Ciao, Marta! Vengo or ora dalla stanza di Sara, che sono venuto a trovare...E tu? Spero che incontrarti all'ospedale non significhi che qualcosa non va...

Marta: Beh due anni fa ho subìto un intervento per asportare un tumore non maligno...quindi sono venuta per un controllo. Ma chi è Sara?

Franz: Ah...Be', spero proprio che tutto sia andato bene...Già, scusami: Sara è Sara Ricci, la cantante che ha vinto a Sanremo. C'eravamo incontrati subito dopo l'attentato alla metro, e le avevo promesso che sarei venuto a visitarla...

Marta: Capisco! Tu spero tutto bene...sei rimasto ferito?

Franz: No, nulla di grave, solo qualche contusione e un po' di stordimento. Mi è andata decisamente bene, al contrario di tante persone...

Marta: Si ho sentito. Io devo scusarmi se non mi sono più fatta sentire...ma sai la malattia...mi sono un po chiusa...però se non sei troppo impegnato...beh potremmo vederci qualche volta...

Franz: Ma certo, mi farebbe piacere! E non devi scusarti affatto...In certe situazioni è normale chiudersi in sè stessi, ma arriva il momento in cui è meglio sfogarsi un po'...

Marta: Grazie sei molto carino...allora ti posso chiamare? Magari ci andiamo a mangiare una pizza e parliamo un po!

Franz: Jawohl...Oh, scusami...Va benissimo! Non ricordo se ti avevo lasciato il mio recapito, comunque, ecco qui il mio biglietto da visita: usalo quando vuoi!

Marta: Grazie ed io ti ridò il mio numero di telefono. Allora ciao è stato un piacere rivederti!

Franz: Il piacere è stato mio, Marta...Buona fortuna per tutto, e se dovessi aver voglia di confidarti, per i tuoi controlli o qualsiasi altra cosa, non esitare. Sai, come poliziotto sono anche una specie di confessore!

Marta: Grazie, spero che possa essere più di un confessore...va be scusa era tanto per dire...buona giornata!

Franz: Ok, Marta, buona giornata a te!

Mi ha fatto molto piacere incontrare Marta...Spero che ciò che le è successo si sia davvero risolto al meglio. Quanti casi come il suo si sentono! Certo che mi ha dato l'impressione di essere piuttosto preoccupata...Non so se per quel motivo o per qualcos'altro, ma non mi è sembrata serena. O forse sono io a non esserlo, in realtà? Con tutto quel che succede e le indagini che segnano il passo...
Be', una cosa è certa: se vorrà incontrarmi e parlarmi, per qualsiasi motivo, mi troverà. In fondo...da quanto non mi gusto una bella pizza in gentile compagnia?

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Giulio » 26/04/2017, 8:26

Sto tornando a casa e mi sento così strano...non saprei un misto tra contentenza e preoccupazione. Il problema è che con mia moglie non vado
più tanto d'accordo. Lei è diventata così pragmatica che a volte sembra un generale, sempre a dire, fai questo, questo non va bene, guarda
qui che casino. Io sono stanco di questa situazione ed aver conosciuto Giada mi sta dando forza. Però temo che questa conoscenza si riveli
pericolosa per il rapporto tra me e mia moglie. Sono in un momento di confusione!

Dopo una notte passata a ripensare, questa mattina mi sono svegliato più sereno e con la voglia di approfondire il rapporto con Giada. E dopo
una mattinata passata a pagare i fornitori, arriva l'ora di pranzo e puntualmente, Giada, entra nel locale.

"Ciao Giulio"
"Ciao Giada, come stai?"
"Io bene, volevo ringraziarti per la bella serata di ieri sera, sono stata molto bene"
"Grazie anche io, ti porto il menù"
"C'è qualche cosa che non va?"
"No, perchè?"
"Perchè ti vedo un po teso"
"Ho dormito un po male"
"Per ieri sera?"
"E' un discorso un po lungo"
"Ne vogliamo parlare?"
"Qui?"
"No, da me. Se vuoi stasera possiamo cenare insieme a casa mia"
"Si, mi farebbe molto piacere"
"Anche a me"


La situazione stava prendendo un corso molto deciso ed allo stesso tempo pericoloso. Ma Giada mi piaceva da morire ed ormai si stava instaurando, tra di noi un rapporto stretto ed intimo. Lei mi guardava ed ormai capivo che gli piacevo...quindi la sera sarei andato da lei!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 26/04/2017, 9:26

Oggi pomeriggio mi dimetteranno e sto iniziando a preparare la valigia e dopo un breve incontro con il primario, arriva il pranzo. Nella stanza non sono più sola ed è arrivata una signora anziana tanto carina e tenera che deve operarsi di colecisti. Lei è preoccupata ma io prontamente l'ho rassicurata ed ho cercato di infondergli serenità. Mi ha raccontato che ha due figlie le quali si sono tasferite a Palermo e lei è rimasta da sola nella sua casa a Monteverde. Da sola perchè da circa sei anni è rimasta vedova. Paola, mi ha raccontato che suo marito, con lei è stato sempre affettuoso, fedele e premuroso e sono stati insieme quasi 45 anni. Un matrimonio vissuto sempre con estrema coerenza su quelli che sono i princìpi morali del cristianesimo.

"Paola, io sto andando via e ti faccio tanti ma tanti auguri. Comunque ti verrò a trovare nei prossimi giorni!"
"Grazie tesoro, quanto sei carina e dolce. Ma che Dio ti benedica sempre!"
"Che Dio sia sempre con te!"


Ci siamo abbracciate forte forte e poi gli ho lasciato anche il mio numero di telefono e lei ha fatto altrettanto...poi ho salutato tutte le infermiere
del reparto e mi sono avviata verso la sala d'aspetto. Jessi non può venire a prendermi, perchè, come ho già detto deve fare un turno di lavoro al supermercato...scusate, non so se ve lo avevo detto, ma Jessi fa la cassiera in un supermercato. Vi sembrerà strano e lo dico ridendo, ma non c'è nessuno che può venire a prendermi. La macchina è a casa che non parte, vi ricordate? L'ho lasciata li per prendere la metropolitana...e sapete quale è un'altra cosa buffa? Oggi c'è anche lo sciopero generale dei mezzi di trasporto, compresi i taxi. Ma io non mi spavento per così poco e credo che...ma si chiederò un favore a Franz...se può, altrimenti farò l'autostop... :D

Appena arrivo nella sala di attesa vedo una ragazza in lacrime...

"Scusa, posso far qualche cosa per te?"
"Ciao, nessuno può fare nulla per me!"
"Perchè? Se vuoi ti ascolto...a volte aprirsi fa bene"
"Si lo so, ma non voglio angosciarti con i miei problemi"
"Se sono qui evidentemente c'è un motivo...nulla avviene per caso. Cosa è che ti rende così triste?"


Gli accarezzo il volto e lei mi dice guardandomi

"Hanno scoperto che ho un tumore al cervello! Ho qui le risposte della risonanza e devo vedere il primario"
"Comprendo perfettamente la tua preoccupazione e ti sono vicina, ma li, in quei fogli, non è scritto tutto"
"Che intendi?"
"Ci sono dei tumori che sono benigni e non mettono a rischio la vita di una persona"
"Vorrei avere la tua stessa positività ed ottimismo. Ma infatti non pensano sia maligno, però sono preoccupata, per tante cose...per l'intervento se lo devo fare o no...sono nel pallone...ho paura di perdere il controllo"
"Senti, affronta un problema alla volta...ora senti cosa ti dice il dottore...non pensare a cose che al momento ti metterebbero solo ansia"
"Grazie, si ok, farò così...io mi chiamo Monica"
"Piacere, Sara"
"Sai Sara, mi sento meglio ora che ho parlato con te...mi dai serenità"
"Ti ringrazio tanto, ma posso dirti che stai facendo tutto tu...tu hai tanta forza di reagire ed ora la stai tirando fuori. Vedrai, sono sicura che andrà tutto bene!"
"Grazie. Il fatto, poi è che sono molto sola, nessuno al quale parlare di queste cose...sono orfana...non ho amici..."
"Ora ne hai una!"
"Grazie sei molto gentile, sensibile e dolce"
"Anche tu lo sei. Senti, ti lascio il mio numero di telefono e quando ti va chiamami. Magari ci incontriamo così parliamo, ok? Ora me lo fai un sorriso?"


E lei rispose con un bel sorriso, davvero un bel sorriso che illuminava un viso già bello e delicato.

" :) Grazie, allora ti do anche il mio numero"
"Ciao Monica e stai serena, ok? ;) "
"Ok, va bene, ciao e grazie"


Monica...ragazza tenera e dolce, molto carina, capelli castani, lunghi e lisci ed occhi marroni!

Ora scendo le scale e mi avvio verso il salone dell'ospedale e chiamo Franz.

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Condivisione » 27/04/2017, 18:26

Incontro tra Sara, Franz ed Emanuela

Colloquio telefonico con Franz

Franz: Von Hammerstein,buongiorno!
Sara: Ciao, sono Sara, Sara Ricci ti ricordi?
Franz: Sara...Ma che bella sorpresa! Ciao! Come va?
Sara: Molto meglio, grazie e tu come stai? Ti disturbo? Sei in servizio?
Franz: Non c'è male...Sì, sono al lavoro, ma non preoccuparti: dimmi pure!
Sara: Senti posso chiederti un grosso favore? Non è che potresti venirmi a prendere all'ospedale? Mi hanno dimessa e non ho nessuno che mi possa venire a prendere
Franz: È il tuo giorno fortunato...Devo passare un momento dall'ufficio del Procuratore che è proprio lì vicino, quindi nessun problema! A che ora devo passare?
Sara: diaciamo tra un'ora...ma fai pure con calma quello che devi fare...io ti aspetto nell'atrio dell'ospedale...grazie, sei davvero caro!
Franz: Perfetto. Fra un'ora sarò davanti all'ingresso, non temere. A più tardi!
Sara: Grazie, ti aspetto...sei dolcissimo!
Franz: Figurati...A dopo,Sara,ciao!
Sara: Ciao!


Franz è veramente adorabile, non ha fatto nessun problema ed ha subito detto di si nel venirmi a prendere. Se per questa sera non ha troppi
impegni gli chiederò se vorrà fermarsi a cena da me. Intanto vedo entrare nell'ospedale una bellissima ragazza bionda che avanza verso di me
sorridendomi. La riconosco, è Emanuela la giornalista che due anni fa era fuori dall'ospedale in occasione della camera ardente, allestita
dopo la morte di mio padre. Credo che abbia tutta l'intenzione di intervistarmi....

Incontro con Emanuela - l'intervista

Emanuela: Ciao Sara, ti ricordi di me?
Sara: Certo, tu sei Emanuela, vero?
Emanuela: Si, come stai? Ho saputo quello che ti è accaduto. Sei disponibile per una breve intervista?
Sara: Assolutamente si!
Emanuela: Grazie, allora Andrea, vai!
Emanuela: Sara, ti ricordi qualche cosa il giorno dell'attentato? Ti trovavi nel vagone della metro?
Sara: Si, è stato terribile...un attimo prima sorridevo ad un ragazzo e poi ricordo solo di essere stata portata in ambulanza
Emanuela: Hai sentito strani rumori prima dell'attentato? Visto persone sospette?
Sara: No, anzi mi è sembrato tutto così tranquillo e niente faceva supporre ad un imminente attentato...come così credo sia stato classificato
Emanuela: Si esatto. Chi ti ha soccorsa in prima battuta?
Sara: Un ispettore di polizia...da subito ha gestito la cosa con decisione e precisione...mi ha aiutata ad uscire dal vagone in fiamme e mi ha fatto accompagnare nell'ambulanza
Emanuela: Hai riportato ferite gravi?
Sara: No, solo delle forti contusioni, ma nulla di grave
Emanuela: Senti, riprenderai subito a cantare o ti prenderai un po di riposo
Sara: Solo qualche giorno, poi inizio a preparare il tour italiano
Emanuela: Quindi confermi il tour per questa estate?
Sara: Assolutamente si!
Emanuela: Allora grazie e ti auguro una buona giornata ed una pronta guarigione
Sara: Grazie a te che sei sempre così professionale e carina
Emanuela: Woow...grazie a te per la tua dolcezza...a presto
Sara: Ciao


Dopo aver chiuso il collegamento col suo tg, abbiamo dialogato per qualche altro minuto e ci siamo scambiate il numero di cellulare, poi Emanuela è andata via col cameramen. Ho avvertito una grande tristezza in lei...è molto brava a mascherarla, ma io so che vive un profondo disagio. Fa parte della mia missione e della mia natura aiutare le persone che hanno dei disagi ontologici e che le fanno bloccare in uno stato di prigione...ho voglia di rivederla!

Incontro con Franz e colloquio in macchina

Nel frattempo vedo arrivare Franz che mi vede e mi fa cenno con una mano...quindi ci salutiamo e lui, tanto carino, prende la mia valigia e ci avviamo verso la sua macchina. Sono molto felice di rivederlo e mentre raggiungiamo il parcheggio mi fa capire che è non è in servizio, anche se deve essere sempre rintracciabile, quindi in reperibilità. Sistema la valigia nel portabagagli, entriamo in macchina e ci avviamo verso casa mia.

Sara: woooww che bella macchina....chissà quante ragazze ci avrai portato...
Franz: Ah!Ah!Ah!...Molte di meno di quanto tu pensi...
Sara: mmmm...la cosa mi convince poco...un bel ragazzo come te...posso farti una domanda personale?
Franz: Ma certo...Sentiamo!
Sara: Ti piace il tuo lavoro? Sai quel giorno quando mi hai aiutata ad uscire dal vagone, ho sentito molta passione in quello che fai
Franz: ...E infatti hai sentito bene. Non è esatto affermare che "mi piace": non é affatto bello avere a che fare con delitti, criminali, la giustizia sopraffatta...Ma sento dentro di me l'importanza di combattere perchè siano il bene e la giustizia a vincere.
Sara: La giustizia ed il bene vincono sempre...anche se i nostri tempi non sono quelli dell'universo...ma l'amore, che lo regna, alla fine vincerà! Tu sei una persona speciale
Franz: Forse sei troppo buona con me...Per me è del tutto naturale desiderare che sia il bene ad avere la meglio, non potrei immaginarmi sotto nessun altro aspetto!
Sara: Tante persone fanno il loro lavoro aspettandosi qualche cosa in cambio...tu mi hai aiutata senza chiedermi nulla...questo ti rende speciale!!
Franz: La mia ricompensa é stata la soddisfazione di esserti stato utile...Il bene é premio di sé stesso, e non potrebbe esserci gratificazione più grande. Almeno secondo me...
Sara: La tua ricompensa la vedrai col tempo...lungo una strada tutta in discesa...wooowwww...stiamo andando sul filosofico...scusa...prosegui per questa strada e poi in fondo gira a destra
Franz: Ok,obbedisco!
Sara: Quando è stata la tua ultima storia importante con una ragazza? Scusa se sono troppo invadente dimmelo...
Franz: Tranquilla, non sei invadente...Bè,ho avuto una storia significativa poco prima di diventare ispettore, anni fa...Fu lei a lasciarmi, poi,perché non potevo più essere presente come avrebbe voluto...Nel frattempo, si era già trovata un altro.
Sara: Mi dispiace tanto...sono estremamente sincera...io non lascerei mai un uomo perchè fa l'ispettore...come ho detto l'altra volta...se c'è l'amore vero...le difficoltà si superano insieme!
Franz: Non ti nascondo che anch'io avevo pensato che la sua fosse più che altro una scusa...Secondo me, molto più semplicemente, non mi amava più. Cose che capitano...
Sara: Sei tenero e dolce...qualità che apprezzo in un uomo!
Franz: La realtà va accettata,tutto qui...E comunque, se questo ha significato per lei essere veramente felice, sta bene anche a me. Io so di averla amata.
Sara: A volte mi dai l'impressione che tendi a sfuggire...o è solo una mia impressione? Dopo il semaforo vai a sinistra e siamo arrivati
Franz: Forse lo faccio inconsapevolmente. Quando una storia d'amore finisce, è giusto chiedersi il perché, e questo può compromettere un minimo le tue certezze. Ma, come ti dicevo all'ospedale, sento di avere ancora tanto da dare...A chi lo apprezzerà...
Sara: Per il momento te la stai cavando bene...sto apprezzando molto...ok siamo arrivati...grazie, sei stato davvero adorabile...senti hai impegni per questa sera?
Franz: Dunque,stasera...No, niente di particolare. Avrei delle carte che mi aspettano,ma...
Sara: ma?
Franz: ...ma francamente le lascerei aspettare volentieri!Ah!Ah!Ah! Che ne pensi?
Sara: Ottima idea... Ti andrebbe di cenare con me? Ti preparo un pesto alla genovese fenomenale!!
Franz: Davvero? Io ne vado pazzo! Ma che splendida idea! Affare fatto, e grazie!
Sara: Allora che aspetti? Chiudi la macchina e seguimi...
Franz: Ok,va bene. Sei davvero adorabile!
Sara: Grazie


Io e Franz abbiamo passato una serata bellissima, durante la quale ci siamo conosciuti meglio. Abbiamo scherzato e riso e Franz si è dimostrato
davvero simpatico e di buoni e sani princìpi. Poi, verso le 23 è andato via e ci siamo lasciati che ci saremmo sentiti presto...da parte mia,
ho tutte le intenzioni di rivederlo.


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