La dimensione di Sara

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 24/08/2017, 6:49

Giugno, sabato mattina

Finalmente insieme - I parte


Questo pomeriggio porterò via dalla clinica psiciatrica Elis che verrà a vivere con me. Le pratiche sono state regolarmente avviate e non mi resta
che andarla a prendere. Sono in viaggio verso Vicenza, la giornata è bella e fresca, nonostante sia entrata l'estate. Penso di arrivare per il
primo pomeriggio e dopo che mi sarò sistemata in hotel, mi recherò in clinica. Ho prenotato una stanza per due persone, quindi questa notte, per
la prima volta, dormirò insieme a mia sorella. Franz non è potuto venire con me, in quanto è molto impegnato col lavoro. Ma domani sera ci aspetterà entrambe a casa.

E' molto che viaggio e quindi decido di fermarmi in un autogrill per un caffè. Credevo ci fossero più persone sull'autostrada ed anche il locale
non è molto pieno. Come sono entrata nel bar sono stata riconosciuta ed ho firmato diversi autografi. Alcuni adolescenti si sono seduti nel mio
tavolo. Abbiamo parlato per una buona mezz'oretta e poi li ho salutati calorosamente, facendomi, con loro una foto. Non posso deludere i miei funs! Quindi mi sono rimessa in viaggio e verso le 13 mi sono fermata per il pranzo e poi sono ripartita per Vicenza, dove mi sono sistemata in stanza, ho fatto una doccia e poi sono andata in clinica!

Elis era li che mi aspettava, nella solita panchina, ma questa volta il suo viso era disteso e sereno e questo mi diede una grande gioia...

"Ciao sorellina, ti aspettavo e non mi hai delusa!"
"Ciao dolcissima, non lo farei mai e per nessun motivo al mondo!"
"Ti voglio bene"
"Anche io, tanto!"


Ci siamo abbracciate a lungo e poi, dopo aver firmato delle carte siamo uscite dalla clinica. Elis, per qualche secondo si è rigirata guardando per
l'ultima volta quella clinica che l'aveva a lungo imprigionata...poi siamo salite in macchina e ci siamo dirette all'hotel per la cena...

Fine prima parte...

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Margaret
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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Margaret » 30/08/2017, 13:59

Frammenti di un puzzle - Capitolo 1

Io mi chiamo Margaret, ho 62 anni e sono nata a Ribe, una piccola ed antica città della Danimarca. Sono vedova, mio marito e morto alcuni anni fa. Sono una scrittrice di romanzi drammatici e sentimentali. Vivo da sola, i miei due figli maschi sono grandi ed ormai si sono trasferiti nella capitale. Amo viaggiare ed in questo momento mi trovo in aereo perchè avevo voglia di visitare la bellissima città italiana, Milano. Tra meno di venti minuti l'aereo atterrerà e poi prenderò un taxi che mi porterà in albergo, dove alloggerò per una settimana. Non escludo visite in altre parti d'italia. Per il momento mi godo il bellissimo paesaggio che si vede dall'oblò! Altissime montagne, bellissimi paesaggi, tutto come indicato dalla guida che ho sempre con me! Sento che sarà una vacanza molto bella e rilassante e magari mi aiuterà a trovare lo spunto per il mio nuovo libro che vorrei ambientare in Italia. Frammenti di un puzzle, sarà il titolo del mio nuovo romanzo che parlerà di me ed inizia oggi.

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 31/08/2017, 11:22

Giugno, sabato sera

Finalmente insieme - II parte


Elis mi è sembrata da subito serena e contenta ed in alcuni momenti gli vedevo gli occhi lucidi per l'emozione. So quello che provava...era eccitata come una bambina e forse era proprio quella bambina che da sempre cercava si uscire e che per tanti anni è rimasta imprigionata dentro di lei. Per tanti anni, Elis ha vissuto una vita fatta di menzogne e privazioni...per tanti anni ha sperato in una vita diversa ed ora che sta con me, non le farò mancare nulla...la voglio amare come merita di essere amata! Da quando è uscita dalla clinica, mi tiene per mano e questa cosa mi piace molto...anche io sento di aver realizzato una parte di me che mi mancava e che non sapevo di avere!

Poi ci siamo sedute al tavolo ed abbiamo iniziato a mangiare...

"Sara, sono contenta di stare qui con te! Che bello questo posto!"
"Si è vero Elis, è molto bello"
"Il tuo ragazzo...Franz, come mai non è venuto con te?"
"Doveva lavorare, sai lui è un ispettore di polizia e spesso deve fare dei turni"
"Tu lo ami tanto vero?"
"Si, lo amo da morire!!"
"Pensi che potrei essere sua amica?"
"Certo amore mio...lui è tanto sensibile e dolce..."
"Bene, sono contenta che tu sia felice..tu lo sei?"
"Si, lo sono e tu?"
"Ora lo sono...riesco a sentire tanta contentezza!"
"Ne sono felice piccola mia!"


Dopo cena, abbiamo deciso di rimanere in stanza...tutte e due eravamo molto stanche e dopo avere parlato un po, ci siamo addormentate. Domani mattina ci sveglieremo presto e ripartiremo per Roma...dove Franz ci aspetterà! Durante la notte Elis si è svegliata perchè ha avuto un incubo...quindi ho cercato di coccolarla un po...mi sono, perciò, trasferita nel suo letto e ci siamo addormentate vicine.

Fine seconda parte...

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Margaret » 31/08/2017, 13:55

Sono scesa dall'aereo ed ho preso un taxi, dal quale osservo il paesaggio circostante. Si distinguono poco i paesaggi per via di una fitta nebbia che circonda la zona, è mattina presto ed alzando gli occhi al cielo vedo un timido sole. Il tassista non parla la mia lingua, ma abbiamo lo stesso cercato di scambiare qualche frase in inglese. Mi parla che a Milano c'è quasi sempre la nebbia, ma nonostante questo la città è bella e quasi sempre piena di turisti. Entrati in città, dopo qualche minuto il taxi si ferma davanti ad un hotel che sembra proprio il mio. Pago il tassista, lo ringrazio per la conversazione e mi avvio verso l'entrata dell'albergo. Il personale mi accoglie molto bene ed io faccio un sorriso. Dopo aver loro consegnato il mio documento di identità, un commesso mi accompagna nella mia stanza, al quale dò una mancia e poi lo saluto. Sono le 9 e 30 di mattina e dopo che mi sarò sistemata, farò un giro in città. Almeno il primo giorno lo utilizzerò per assestarmi in questa nuova realtà, quindi mi fermerò in un ristorantino, dove consumerò un pranzo e poi dopo aver passeggiato un pò, ritornerò in hotel. Tutto sommato non è niente male come programma giornaliero. Ho notato che nell'hotel c'è una splendida sala relax, quindi ne approfitterò nel pomeriggio per cercare di scrivere qualche riga del mio nuovo romanzo, il primo pezzo del puzzle!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Franz » 02/09/2017, 17:12

UNA BELLISSIMA SORPRESA!

Stamane, come di consueto, una volta entrato in ufficio ho acceso il computer e scaricato i vari messaggi e-mail; questa è la prima cosa che faccio sempre, poichè spesso è da quelli che capirò se la mia giornata sarà positiva o meno. Oggi ne ho trovati una quarantina, tutti o quasi abbastanza ordinari...In mezzo a questa pletora di seccature varie, burocrazia, spam, appuntamenti da rispettare e scadenze da ricordare, tuttavia, ho trovato un messaggio molto singolare: mi è stato inviato dal dottor Aurelio De Sanctis, il funzionario di PS con cui, tempo fa, ebbi una discussione non molto cordiale. Si tratta di quello stesso De Sanctis del quale, in seguito, grazie ad una clamorosa rivelazione di Sara, potei salvare la vita alla figlia Milena, che stava per essere brutalmente uccisa da un maniaco. La povera ragazza fu ricoverata in clinica, e qui cadde in una profonda depressione. Ma il messaggio che il funzionario mi ha inviato contiene una splendida notizia...Eccone il testo integrale:

-Alla c.a. dell'Ispettore Franz W. Von Hammerstein
-p.c.: dott. Mario Tambroni, dott.prof. Vito Mancini, dott. ssa Valeria Conti De Angelis, dott.ssa Ada Russo
c/o Istituto Policlinico "Alberto Vergiani" Roma

Gentilissimo Ispettore,
immagino si ricorderà di me. Non si preoccupi, con questa mia non intendo proporLe alcuna collaborazione di dubbia probità! Ormai La conosco bene, e non potrei mai infangare di nuovo, anche solo nelle intenzioni, la Sua limpidezza professionale e umana.
No, il motivo per cui Le scrivo è ben diverso. Già all'epoca del fatto, ebbi modo di manifestarLe la mia sincera e totale gratitudine per aver salvato la vita di mia figlia Milena; la brillante operazione da Lei condotta insieme alla Sua efficientissima squadra la sottrasse ad una morte tanto atroce quanto assurda. Oggi, è con immenso piacere e con rinnovata riconoscenza che Le comunico che mia figlia si è ormai stabilizzata sulla via della guarigione.
Il Suo encomiabile operato, unito alla grande professionalità e alla profonda umanità dello staff medico che l'ha presa in cura, hanno compiuto il miracolo di restituire all'amore mio e di mia moglie la vita di Milena.
Certo, la strada non è ancora giunta al termine, dovranno seguire altre cure, ma possiamo ormai dire di riconoscere di nuovo nostra figlia. Milena è riuscita a rimuovere in buona parte il ricordo di quegli orribili momenti, le sue condizioni fisiche sono più che soddisfacenti e la sua bellezza ha di nuovo illuminato il suo volto, che, ora, è capace di donare quel sorriso al quale eravamo abituati.
Milena serba un grato ricordo di Lei e della Sua squadra, e mi ha pregato di farLe giungere l'espressione della sua profonda gratitudine. In più, ha manifestato a me e a mia moglie l'intenzione di impegnarsi attivamente nel volontariato: si occuperà del sostegno psicologico e dell'assistenza alle donne vittime di aggressioni presso la Cooperativa Sociale "Salviamo gli Angeli" di Orvieto.
Ho sentito come mio preciso dovere morale metterLa al corrente dello stato di salute di mia figlia, certo di rendere, in questo modo, onore a Lei e al Suo staff.
Riceva quindi, ancora una volta, i più sentiti e sinceri ringraziamenti da parte mia, di mia moglie Giovanna e di mia figlia Milena, unitamente alla preghiera di trasmetterli pure ai Suoi preziosi collaboratori.
Conti senz'altro su di me, in futuro, qualora dovesse servirLe la mia collaborazione.
Sinceramente Suo,
Dr. Aurelio De Sanctis


Mentre terminavo la lettura di questo messaggio sentivo che gli occhi mi si inumidivano di lacrime. Non potevo contenere la mia commozione e la mia gioia: allora, mi sono sforzato di conservare fermo il mio tono di voce e, con la scusa di dover fare una telefonata importante, ho pregato la mia segretaria Natasha di non disturbarmi; poi, mi sono rinchiuso nella mia toilette privata e ho pianto come un bambino.
Non avevo mai provato prima d'ora una sensazione come quella...I riconoscimenti in ambito professionale sono piuttosto rari, e non poche volte non possono definirsi sinceri; ma quel messaggio inatteso vale, per me, più di qualsiasi medaglia e di qualsiasi attestato di merito. Sono le sentite parole di un padre e di una madre che mi ringraziano dal profondo per avere restituito loro il loro stesso sangue, la loro stessa vita.
Ma non sono io a meritare quelle parole, in verità, bensì "lei": Sara, il mio grande, unico amore, la straordinaria creatura che Dio mi ha posto accanto affinchè io, indegno suo figlio, possa non scordare mai quanto sia importante amare e combattere per la giustizia e per la verità.

Sara, vita mia, possa il tempo che ci separa dal nostro prossimo incontro essere fulmineo. Ti parlerò di questo evento e ti farò prendere parte alla mia gioia, poi ti stringerò fra le braccia e sul cuore senza pronunciare più nemmeno una sillaba. Attraverso il mio silenzio potrai udire il roboante grido del mio amore per te.
Freude, schöner Götterfunken / Tochter aus Elysium,
Wir betreten feuertrunken, / Himmlische dein Heiligtum!
Deine Zauber binden wieder / Was die Mode streng geteilt;
Alle Menschen werden Brüder / Wo dein sanfter Flügelweilt.

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Margaret » 05/09/2017, 12:44

Mi trovo in un ristorantino nei pressi del duomo di Milano che è davvero un'opera d'arte. Ne avevo sempre sentito parlare, ma osservarlo dal vivo, è un grande spettacolo. Ci sono moltissimi turisti di ogni etnìa. Sono seduta in un tavolo di fronte ad una finestra che si apre proprio con la vista del duomo. Il personale del ristorante mi ha accolta molto bene e nonostante non parlassero la mia lingua e neanche l'inglese, siamo riusciti ad intenderci molto bene. Mentre mangio penso ai miei figli che ora saranno al lavoro e che sento sempre molto poco. Loro sono impegnati, lavoro, famiglia, tempo libero. Quando tornerò in Danimarca li andrò a trovare, anche perchè se Maometto non va alla montagna...
Dopo aver preso un buon caffè che qui in Italia è a dir poco divino, mi avvio verso l'hotel, non prima però di essermi fermata in un parco per fondermi un pò con la natura! Nonostante sia una città molto industrializzata, Milano, riesce a trasmettermi molte cose! Mi sento a mio agio e sicuramente sarà lo stesso in tante altre città di questa meravigliosa nazione! Mi rilasserò un po e poi nella hall dell'hotel inizierò a scrivere il mio libro. Il parco è molto popolato di persone anziane, sportivi e tante coppiette che si amano e che si scambiano baci profondi e sinceri. Ricordo la prima volta che incontrai Mark, il mio povero marito, eravamo proprio in un parco e lui mi aiutò a saltare una pozzanghera. Fu molto galante e da quel momento iniziammo a frequentarci e dopo due anni ci sposammo. Anche questo ricordo lo inserirò nel mio libro!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Margaret » 07/09/2017, 12:37

Mi trovo nella hall dell'hotel e sto scrivendo quasi a getto le prime righe del mio prossimo libro. Fino ad ora ho scritto sette libri che hanno avuto un buon successo. Questo sarà autobiografico e farò in modo che rispecchi fedelmente quella che sono veramente. Mentre scrivo l'attenzione si sofferma su un libro nello scaffale della libreria. Si tarra di una piccola libreria nella quale ci sono vari libri, romanzi, saggi, sia in lingua italiana che in lingua straniera. Sono libri in parte acquistati dall'hotel ed in parte lasciati dai clienti. Davvero un bel pensiero, quello di lasciare come ricordo un libro. Mi alzo e vado verso la libreria e prendo il libro scritto in lingua Inglese dal titolo "Profezie degli Inca". Lo apro e capisco che si tratta di una raccolta di varie profezie che profetizzano eventi futuri, molto interessante. Mi colpisce molto il fatto che il libro contiene delle raffigurazioni anticate di eventi passati e futuri. Davvero un'opera di tutto rispetto, un libro che può essere considerato un manoscritto. Lo apro e leggo tante profezie che si sono avverate, mio Dio! Leggo quelle future, da brivido. Mi soffermo in particolare su una che mi colpisce molto e che recita così:

-Arriverà, un giorno, da molto lontano una regina dalla bellezza sconvolgente e dalla bontà inaudita! Essa muoverà le masse di tutto il mondo grazie ad un suo grande talento! Regalerà pietre a persone speciali e le porterà nel nuovo mondo! Avrà i capelli scuri e gli occhi color smeraldo ed il suo sorriso, farà innamorare sia uomini che donne. Un segno molto particolare sarà il suo grande amore per i bambini, come fece Gesù! Questa regina nascerà in una nazione simile ad una lunga scarpa, in un tempo che sarà a cavallo tra l'anno mille e l'anno duemila. Avrà poteri oltre ogni immaginazione e la sua missione inizierà, dopo che riceverà un premio conquistato col suo talento-

Caspita, impressionante, in pratica questa ragazza, da come ho capito è già nata! E da come è scritto, nascerà in una nazione simile ad una lunga scarpa. Non capisco! Mah si, certo, l'Italia. Nascerà, è nata in Italia! E' vero questa nazione ha la forma di uno stivale. Sarà vero tutto questo? E se lo fosse? Io che sono amante di queste cose, dovrei mettermi alla ricerca di questa donna. E se fosse tutto vero? Ora mi scrivo bene su un foglio la profezia e me la studierò fino ad impararla a memoria!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Sara » 08/09/2017, 11:47

Giugno, domenica pomeriggio

Finalmente insieme - III parte


La giornata è passata tranquilla senza troppi disagi per Elis, anche se ogni tanto ha avuto degli attacchi di ansia che sono riuscita a calmare
abbastanza bene. La mia amica psicologoa e psichiatra, mi ha dato delle valide istruzioni su come intervenire nei momenti difficili che sicuramente avrà e che saranno imprevedibili. Ho già parlato con il preside della scuola, al quale ho chiesto un po di giorni di ferie per cercare di far ambientare Elis nella sua nuova casa con me. Avrà bisogno di continuità e stabilità emotiva.

Durante il viaggio di ritorno per Roma, ci siamo fermate a mangiare in un ristorantino nei pressi di Firenze. Elis è stata molto contenta, sopratutto
perchè abbiamo trovato un ambiente sereno ed a conduzione familiare. Elis è molto magra e mangia molto poco. In passato ha anche avuto problemi di anoressia, ma che, in parte, ha superato. Dopo pranzo ci siamo rimesse in viaggio e verso le 17 siamo arrivate a casa dove ci attendeva Fraz. Appena entrate a casa, Elis ha iniziato a guardarsi intorno e a scuriosare un pò ovnque, poi con molta calma gli ho presentato Franz.

"Elis, lui è Franz, il mio ragazzo"
"Ciao Elisa è un piacere conoscerti!"
"Ciao, tu vuoi bene a mia sorella? Lei è speciale lo sai?"
"Certo che gli voglio bene...sei speciale anche tu!"


Elis, rimase colpita dalla frase di Franz che aveva incredibilmente fatto colpo su di lei, la quale fece un accenno di sorriso a Franz. Una cosa
positiva. Poi Elis andò in bagno ed io dissi a Franz

"Amore, gli piaci!"
"Mi fa molto piacere!"


Poi Elis uscì dal bagno e gli feci vedere il resto della casa e la sua stanza. Gli piacque molto e mi disse che si sentiva serena nella sua nuova
dimora. Io ero molto felice e ci abbracciammo!

Così eravamo finalmente insieme!

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Condivisione » 11/09/2017, 10:02

Incontro tra Elisa e Franz

Giugno, lunedì pomeriggio


Sara mi ha lasciata a casa da sola con Franz, perchè doveva andare a fare la spesa. Mi ha chiesto se volessi andare con lei, ma io oggi non mi sento tanto bene. La mia sorellina, però mi ha detto che tornerà presto e per qualsiasi cosa, mi ha detto di chiamarla. Non ho voglia di fare nulla, mi sento stanca...perciò mi siedo sul divano...e penso che leggerò un libro. Ho appena aperto il libro e sento arrivare Franz...mi sento un po a disagio...

Franz: Ciao, cognatina!
Elisa: Ciao
Franz: Come ti senti? Ti trovo bene!
Elisa: Bene
Franz: Spero di non farti intimidire, Elisa...Anche tu sei della famiglia!
Elisa: Anche tu pensi che io sia pazza?
Franz: Pazza? Ma certo che no! Chi è che ti crede pazza?
Elisa: Allora perchè mi PARLI come se fossi una bimba?
Franz: Se è questa l'impressione che ti ho dato, allora ti prego di scusarmi. No, non sei una bimba, certo...Sei una donna fatta e formata, un'adulta! Temevo soltanto di averti messo in imbarazzo...Scusami ancora!
Elisa: Sei carino!!
Franz: Figurati...E' la verità!
Elisa: Io non ho mai avuto un ragazzo!
Franz: La tua vita sarà ancora lunga, e sei talmente carina che non faticherai a trovarlo, vedrai...Te l'assicuro!
Elisa: Lo dici solo per farmi contenta...tanto lo sai che faccio schifo!! HAI CAPITO!!!
Franz: Elisa, non è vero che fai schifo...Chi ti ha detto questo? Io non lo penso affatto, te lo giuro...
Elisa: Tutti lo dicono! IO NON SONO NESSUNO HAI CAPITO? :cry: :cry: perchè non ti siedi vicino a me?
Franz: Eccomi qui! Perchè dici di non essere nessuno? Ti va di parlarmene?
Elisa: Perchè mi stai toccando? Vuoi scoxxxxx?
Franz: Ma Elisa...voglio soltanto manifestarti la mia amicizia...Non ti mancherei mai di rispetto, e non solo perchè sono un poliziotto, credimi!
Elisa: Perchè scoxxxx una ragazza significa mancargli di rispetto? Allora non ti piaccio!
Franz: Ma certo che mi piaci! Ti voglio anche bene e vorrei esserti amico! Ma tutto questo può non essere sufficiente per amarsi anche con il corpo. Comprendi?
Elisa: Hai mai tradito Sara? Promettimi che non lo farai mai. Lei è speciale, non farla mai soffrire. Me lo prometti?
Franz: Te lo prometto senz'altro, Elisa. Non lo farò mai, e non solo perchè lei è speciale: non lo farò perchè non è bene tradire la fiducia delle persone! Anche tu sei speciale, lo sai?
Elisa: No, non lo so! Però se me lo dici allora mi fido! Perchè sei così buono con me? Non vuoi scoxxxxx, non vuoi picchiarmi, non vuoi darmi quelle maledette medicine! Sei così paziente con me!
Franz: E' facile essere pazienti con le persone se si vuole loro bene, se le si vogliono conoscere e non dominare. Comunque, sì, tu sei speciale: te lo leggo negli occhi! Hai un grande cuore e una grande anima, proprio come tua sorella...
Elisa: Perchè non vuoi picchiarmi?
Franz: Perchè non ce n'è motivo, perchè picchiare una persona è un'azione violenta, ma soprattutto perchè ti voglio bene!
Elisa: Se ci fosse motivo però lo faresti...a me piace essere picchiata!
Franz: Dici davvero? Io non credo...Perchè ti piace?
Elisa: Non lo so! Tu sei buono, allora posso fidarmi! Tu mi vorrai bene? Io te ne voglio. Mi piaci, sei gentile e dolce! Ti va di abbracciarmi?
Franz: Ma certo, Elisa, che ti abbraccio! Ti abbraccio con tutto il mio cuore, e grazie per quello che mi dici! Anch'io ti voglio bene, e te ne vorrò sempre. Non potrei mai picchiarti...
Elisa: Ti prego tienimi un po stretta a te! Non ho mai avuto rapporti con gli uomini! Ti prego dimmi cose belle! Sara ha ragione a dire che sei speciale! Ti va di toccarmi i capelli?
Franz: Oh, per me è un piacere carezzare dei capelli belli come i tuoi! Vieni qui, stringiamoci...Sei una bella persona, e meriti che ti si voglia bene. Ma anche tu devi volerne a te stessa!
Elisa: Ti va di baciarmi?
Franz: Certo, mi va...Però non ti bacerò come bacio Sara: sarebbe proprio come tradirla e farla soffrire, è per questo che non lo voglio fare...Puoi comprendermi?
Elisa: Allora non ti piaccio!! SEI COME GLI ALTRI!! TI FACCIO SCHIFO! VATTENE!! VATTENEEEE!!!
Franz: Elisa, ti prego...non fare così! Tu stessa mi hai chiesto di non tradire Sara, e io non voglio farlo...Ma questo non significa che tu non mi piaccia, anzi: sei così bella! Se ti baciassi come bacio lei, non sarei onesto, è per questo che non posso farlo...
Elisa: Sscusa scusa scusa...non lo faccio più...aiutami ti prego...mi sento così triste...io non ho mai avuto rapporti con gli uomini...puoi avere pazienza? Abbracciami soltanto!!
Franz: Ti abbraccerò molto volentieri ogni volta che lo vorrai, cara...Non c'è nulla da scusare, io ti voglio tanto bene, e voglio essere un amico per te, anzi: un fratello! Parlami, cara, parlami senza paura, io ti ascolto!
Elisa: Scusa a volte sono così furiosa e non so perchè, ma so che tu non lo meriti. Ti voglio bene...posso fidarmi di te? Mi assicuri che non sarai mai violento con me e non mi picchierai mai?
Franz: Te lo giuro su me stesso, su quanto ho di più caro al mondo: io non ti picchierò MAI, e MAI sarò violento con te, nemmeno un poco! Puoi fidarti di me come di Sara. Voglio ascoltarti, aiutarti a stare bene con te stessa e con gli altri. Te lo giuro!
Elisa: Grazie, ora sono un po stanca...mi accompagni nella mia stanza? Sono così debole. Perchè sono così debole? Mi viene da piangere! Pensi che morirò?
Franz: Certo che no, tesoro! Non morirai, te lo garantisco io! Non c'è nessuna ragione perchè tu debba morire! E se hai voglia di piangere, fallo: fallo senza timore, perchè è una reazione salutare, e dopo ti sentirai meglio. Vieni, ti accompagno a riposare, dammi la mano...
Elisa: Grazie, puoi dire a Sara che avevo sonno? Posso essere tua amica?
Franz: Certo, glielo dirò, non temere. E sarà un onore, per me, averti come amica: ne sarò tanto felice, e spero di poter essere anch'io, a mia volta, amico tuo. Posso?
Elisa: Si, per sempre e nonostante tutto? Mi rimbocchi le coperte?
Franz: Ecco fatto! Riposa bene, amica mia, e grazie! Grazie per avermi accettato! Lo vedi che sei davvero una splendida persona?
Elisa: Grazie, puoi lasciare la luce accesa nel corridoio? Ciao!
Franz: Ma certo, tesoro. Ciao, e ancora grazie. Ti voglio tanto bene!
Elisa: Anche io!


Così mi addormentai e nel frattempo ritornò Sara e Franz volle raccontare a lei del nostro dialogo...

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Re: La dimensione di Sara

Messaggioda Margaret » 12/09/2017, 10:26

Ora chiederò se posso portarmi il libro in stanza, così questa sera, dopo aver passeggiato un pò mi rileggerò bene la profezia e me la fisserò nella mente. Sopratutto mi fisserò le caratteristiche fisiche di questa misteriosa ragazza o donna. Non so di preciso quanti anni possa avere e questo renderà la ricerca più difficile. Però, andando per logica, se è nata a cavallo tra la fine del 900 e gli inizi del 2000, avrà su per giù 23 o 24 anni, massimo 25. Ma tutte queste mie considerazioni sono solo ipotesi, anche perchè nella profezia è scritto che la sua opera inizierà dopo che la ragazza riceverà un premio, ma quale premio? E di che talento si parla nella profezia?
Mentre mi alzo per andare in reception vedo entrare una ragazza bellissima, mora e guarda caso con gli occhi verdi. Mio Dio, possibile che ho fatto centro al primo colpo? E' sola ed è molto bella, avrà circa 30 anni e forse potrei presentarmi per conoscerla. Non vorrei dare una brutta impressione di me. Si avvicina alla reception, poi si gira verso di me e mi sorride. Che bel sorriso, e se fosse lei davvero? Poi arriva la signora della reception e parla con la ragazza. Però parla inglese, quindi non è Italiana. Certo questo non significa nulla, magari è nata in Italia e poi si è trasferita da piccolina in un altro paese europeo. Che faccio ora? Forse dovrei stargli dietro e cercare di capire chi è. Dio quanto è difficile, però non posso lasciare nulla di intentato. Farò così, questa sera se anche lei cena nell'hotel ed è sola, le chiederò se posso sedermi al tavolo con lei. Naturalmente mi presenterò con tutto il rispetto possibile e le dirò che sono una scrittrice e sto cercado spunti per il mio prossimo libro. Le dirò che si tratta di un libro autobiografico e che la sua presenza potrebbe essere interessante per il romanzo. Ora ha preso la chiave della sua stanza e si avvia verso il corridoio, mentre io chiedo alla signora della reception se posso portarmi il libro in stanza. Mi dice di si e la ringrazio. Vado verso il corridoio e vedo la ragazza che sta aprendo la porta della sua stanza, gli passo accanto e la saluto. Lei mi risponde con gentilezza e con un sorriso. Mi batte il cuore, e sono emozionata per questa sera.


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